martedì 22 febbraio 2011

Almeno 400.000 minori assistono a violenze in casa

Fonte: Ansa.it

ROMA - Sono almeno 400 mila i minori in Italia che assistono a episodi di violenza in casa. A subire maltrattamenti fisici, psicologici, economici sono le loro madri, vittime per lo piu' di mariti o partner. Ma e' come se a venir violati fossero anche i bambini, perche' ai ''piccoli spettatori'' rimangono traumi e conseguenze ''uguali a quelli di un bambino che abbia subito direttamente violenza''. E' quanto emerge dal rapporto ''Spettatori e vittime: i minori e la violenza assistita in ambito domestico. Analisi dell'efficienza del sistema di protezione'', presentato oggi a Roma da Save the Children e dal Garante dei diritti dell'Infanzia del Lazio, nell'ambito del progetto comunitario Daphne III.
Anche attraverso una serie di interviste a responsabili di istituzioni e servizi in tre Regioni (Piemonte, Lazio e Calabria), il rapporto intende far luce ''sul grado di conoscenza della violenza assistita in Italia e sul sistema di norme, azioni e interventi per prevenirla e contrastarla''. Secondo una stima - si legge nel rapporto, che cita dati Istat del 2006 - sono 6 milioni e 743 mila le donne fra i 16 e i 70 anni (il 31,9% delle donne in questa fascia d'eta') ad aver subito nella propria vita una violenza: di tipo fisico (18,8%), sessuale (23,7%), psicologico (33,7%) o di stalking (18,8%).
Il 14,3% dichiara di averla subita dal proprio partner. Tra di loro, 690 mila avevano figli al momento della violenza e il 62,4% ha dichiarato che i figli sono stati testimoni di uno o piu' episodi di violenza. Save the Children e il Garante dei diritti per l'Infanzia del Lazio calcolano quindi che siano almeno 400 mila i bambini costretti ad assistere alle violenze sulla madre raramente (nel 19,6% dei casi), a volte (20,2%) o spesso (22,6%). Nel 15,7% dei casi, ammettono le madri, e' anche esistito il rischio di un loro coinvolgimento diretto, secondo la seguente suddivisione: raramente (5,6%), a volte (4,9%), spesso (5,2%).
Istituire quanto prima il garante nazionale per l'infanzia, avviare una campagna di sensibilizzazione per vittime e operatori e sostenere con risorse adeguate la rete dei centri antiviolenza su tutto il territorio nazionale: sono queste le richieste che Save the Children rivolge alle Istituzioni per contrastare il fenomeno della ''violenza assistita''.
Sui maltrattamenti a cui assistono i bambini in casa ''c'e' un vuoto normativo - ha affermato il direttore generale di Save the Children Italia, Valerio Neri, durante un convegno a Roma - e non c'e' neppure una consapevolezza pubblica''.
Per difendere i bambini da questi maltrattamenti ''sarebbe essenziale istituire il garante nazionale per l'infanzia''. ''Attualmente - ha aggiunto Raffaella Milano, responsabile programmi Italia-Europa di Save the Children - in Italia c'e' una rete di centri anti violenza ma manca un sistema integrato e mancano anche degli standard nazionali per il servizio di assistenza''. ''I bambini che assistono a violenza in casa - ha spiegato il medico psicoterapeuta del Cismai, Roberta Luberti - possono sviluppare una confusione sulle relazioni affettive, che vengono identificate come relazioni tra vittima e carnefice, vincente e perdente. Inoltre da adulti potranno assumere comportamenti aggressivi o passivi e comunque avranno dei vissuti di rabbia, impotenza, vergogna e stigmatizzazione. Nella violenza assistita si perde inoltre fiducia negli adulti e nelle relazioni e si possono sviluppare sintomi traumatici da post stress''.
Questo Blog non è una testata giornalistica perchè aggiornato senza alcuna periodicità, pertanto non può essere considerato prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001. La gran parte delle immagini presenti sono state reperite su internet e pubblicate perchè giudicate di pubblico dominio. Chiunque, in possesso di diritti sulle immagini, intedesse richiederne la rimozione dovrà solo inviare una mail e saranno eliminate. L'Autore del Blog non si ritiene responsabile per eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze, nemmeno se espressi in forma anonima o criptata. Il materiale riportato è pubblicato senza fini di lucro. Eventuali violazioni di copyright segnalate dagli aventi diritto saranno rimosse .