domenica 15 maggio 2011

Approccio psicodinamico alla personalità

Sigmund Freud
L'opera di Sigmund Freud ha avuto un effetto profondo e durevole sulla società del XX secolo. Termini quali ego, id, libido, repressione, razionalizzazione, complesso di Edipo e fissazione sono diventati tanto familiari alla maggior parte dei profani quanto ai clinici. Prima che Freud formulasse la propria teoria si credeva che la maggior parte del comportamento fosse determinata da processi coscienti razionali, sebbene le emozioni forti potessero spingere alcuni a compiere atti irrazionali.
Freud fu il primo a sostenere che ciò che facciamo è spesso irrazionale e che di rado le ragioni del nostro comportamento sono disponibili ai processi mentali coscienti. La mente, per Freud, era un campo di battaglia per le fazioni in lotta dell'istinto, della ragione e della coscienza. Il termine psicodinamico si riferisce a questa lotta tra i vari aspetti della personalità.
Sigmund Freud (1856-1939) era un medico viennese che aveva compiuto il primo tirocinio in neurologia nel laboratorio dell'eminente fisiologo e neuroanatomista Ernst Wilhelm. Il lavoro di Freud in laboratorio consisteva primariamente in accurate osservazioni anatomiche anzichè in esperimenti. Questo approccio caratterizzò anche le sue ricerche successive sul comportamento umano: egli compì osservazioni particolareggiate di singoli pazienti e tentò di trarre inferenze sulla struttura della psiche umana partendo da questi casi, ma non tentò di compiere esperimenti psicologici.
Freud sperava di ottenere una cattedra universitaria e di proseguire le proprie ricerche, ma il fatto che era ebreo gli impedì di ottenerla, perciò decise di esercitare privatamente la professione medica. Prima di farlo, studiò a Parigi con Jean Martin Charcot, che stava indagando sull'utilità dell'ipnosi come trattamento dell'isteria. I pazienti affetti da isteria soffrono di paralisi di una certa parte del corpo, o della perdita di uno dei sensi, senza che sia individuabile una causa fisiologica. Il fatto che l'ipnosi potesse essere usata o per produrre o per alleviare questi sintomi suggeriva che essi fossero di origine psichica. Charcot avanzò l'ipotesi che i sintomi isterici fossero causati da qualche tipo di trauma psichico. Freud rimase profondamente impressionato dall'opera di Charcot e si interessò ancora di più dei problemi della mente.
Freud ritornò a Vienna ed aprì il suo studio medico. Iniziò una collaborazione con l'eminente medico Josef Breuer, che lo aiutò a iniziare la professione medica. Freud e Breuer pubblicarono insieme un libro intitolato Studi sul'isteria, ed uno dei casi ivi citati, quello di Anna O., offrì le prove che condussero ad alcuni dei più importanti aspetti della teoria di Freud.
Bertha Pappenheim (Anna O.)
Anna O. era stata curata da Breuer dodici anni prima che egli e Freud pubblicassero il loro libro. La donna soffriva di un numero incredibile di sintomi isterici, tra cui la perdita del linguaggio parlato, disturbi della vista, cefalee e paralisi e perdite della sensibilità del braccio destro. Sotto ipnosi venne chiesto ad Anna di risalire ai tempi in cui cominciati i suoi sintomi. Ognuno di essi sembrava essere cominciato esattamente quando lei era stata incapace di esprimere un'emozione sentita intensamente. Mentre era sotto ipnosi la donna sperimentò di nuovo queste emozioni e questa esperienza alleviò i suoi sintomi isterici. Era come se le emozioni fossero state imbottigliate e il rivivere le esperienze originarie avesse sturato la bottiglia. Questa liberazione di energia (che Breuer e Freud chiamarono catarsi) eliminava presumibilmente i sintomi isterici.
Il caso di Anna O. è uno die più citati negli annali della psicoterapia. Però, la descrizione originale di Breuer appare imprecisa in alcuni dei suoi aspetti più importanti. A quanto pare la donna non venne affatto guarita dall'ipnosi e dalla psicoterapia di Breuer. Ellenberger scoprì l'esistenza di registrazioni di ospedale che indicavano che Anna O. (in realtà Bertha Pappenheim) continuò ad assumere morfina per alleviare il disagio causato dai disturbi che Breuer pretendeva di aver guarito. Freud a quanto pare apprese più tardi che la guarigione era un falso, ma questo fatto è divenuto di dominio pubblico soltanto di recente. Però, il fatto che Breuer non fosse riuscito ad alleviare i disturbi di Anna O. attraverso l'ipnosi e la psicoterapia non significa che dobbiamo rifiutare la psicoanalisi. Sebbene Freud fosse stato ispirato ad esaminare l'inconscio dall'apparente successo di Breuer, la teoria della personalità di Freud deve sopravvivere o morire per i propri meriti, valutati in base a dati più moderni.
Il caso di Anna O., insieme ai dati ricavati dalla pratica clinica, indissero Freud a pensare che il comportamento umano sia motivato da pulsioni istintive, le quali, quando vengono attivate, forniscono energia psichica. Questa energia è avversa, poiché il sistema nervoso cerca uno stato di equilibrio calmo. Secondo Freud, se qualcosa impedisce all'energia psichica causata dall'attivazione di una pulsione di scaricarsi, ne conseguono disturbi psichici.
Questo Blog non è una testata giornalistica perchè aggiornato senza alcuna periodicità, pertanto non può essere considerato prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001. La gran parte delle immagini presenti sono state reperite su internet e pubblicate perchè giudicate di pubblico dominio. Chiunque, in possesso di diritti sulle immagini, intedesse richiederne la rimozione dovrà solo inviare una mail e saranno eliminate. L'Autore del Blog non si ritiene responsabile per eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze, nemmeno se espressi in forma anonima o criptata. Il materiale riportato è pubblicato senza fini di lucro. Eventuali violazioni di copyright segnalate dagli aventi diritto saranno rimosse .