Fonte: Promiseland
Due ricercatori dell’Università di Praga studiano gli effetti del consumo di carne sull’attrazione sessuale suscitata dall’odore. Con risultati che non ci stupiscono più di tanto…
Due ricercatori dell’Università di Praga studiano gli effetti del consumo di carne sull’attrazione sessuale suscitata dall’odore. Con risultati che non ci stupiscono più di tanto…
Per stavolta, un articolo un po’ più leggero. L’amore, come sostengono in molti, è una questione chimica. Una serie di reazioni suscitate anche dall’odore del proprio partner, o dalla persona che ci fa emozionare. Un odore specifico, individuale, come del resto è specifico il nostro aspetto. Il senso dell’olfatto si stabilisce prestissimo: i neonati sono in grado di distinguere il seno delle proprie madri dall’odore a poche settimane dal parto. Allo stesso modo, anche l’odore individuale si stabilisce fin dai primissimi giorni: le madri sono in grado di distinguere i propri figli dall’odore dopo due giorni dal parto. Anche i padri, ma quando il figlio ha da tre settimane in poi. L’odore del corpo svolge un ruolo significativo nella scelta e nel riconoscimento del partner sessuale una volta che il rapporto è stato stabilito.
L’odore del nostro corpo è in parte determinato geneticamente. Tuttavia, la componente genetica non è l’unica. Molti sono i fattori psicofisiologici ed ambientali che lo influenzano. Per esempio è noto che il corpo femminile produce odori diversi a seconda della fase del ciclo, con un picco di attrattiva, come “richiamo” per l’altro sesso, durante il periodo dell’ovulazione. Ma tra le influenze esterne, sono le abitudini alimentari ad avere un impatto cruciale sulla composizione dell’odore corporeo. Tuttavia si sa molto poco circa gli effetti dei singoli componenti alimentari sull’odore. Alcuni popoli mettono in relazione la gradevolezza dell’odore del corpo con il consumo di carne. Per esempio gli Indiani Hindu, che generalmente sono vegetariani, sostengono che coloro che mangiano carne emanano un odore sgradevole. Per la conoscenza che avevamo finora, tuattavia, questo effetto non era ancora stato testato in modo “scientifico”, sotto condizioni “monitorate”.
E questo era proprio lo scopo dello studio. Due ricercatori dell’Universitaà di Praga, J. Havlicek e P. Lenochova del Dipartimento di Antropologia dell’Università di Charles, hanno testato l’effetto del consumo della carne (rossa in modo particolare) sulla gradevolezza dell’odore corporeo. L’articolo, non recentissimo devo dire (2006), è stato pubblicato dall’Oxford Journal e sul sito di PubMed, U.S. National Library of Medicine, National Institutes of Health.
Diciassette studenti di sesso maschile della Chales University, Praga, hanno accettato di prendere parte allo studio. La loro età media era di 22,5 anni, 75,5 kg di peso corporeo e 182 cm di altezza del corpo. Tutti loro erano non fumatori, non avevano malattie dermatologiche o di altri tipi e per la cronaca non si radono le ascelle. Sempre per onor di cronaca, ai donatori sono stati dati 2000 CZK (circa EUR 45) come compensazione per il loro tempo e disagi potenziali causati dalla dieta prescritta.
Le “valutatrici” sono trentadue studentesse di età media 23.3 anni. Nessuna delle donne assume contraccettivi orali e tutte hanno un ciclo mestruale normale. Durante la fase di valutazione è stato tenuto conto della maggiore sensibilità ed “infuenzabilità” della percezione degli odori da parte della donna durante la fase fertile, e i rilevamenti sono stati suddivisi in due sessioni a distanza tra loro di alcuni giorni. Gli uomini (i “donatori”) sono stati suddivisi in due gruppi, A e B.I “donatori” nel gruppo A hanno assunto carne per la prima sessione, mentre quelli appartenenti al gruppo B no. Le condizioni sono state invertite per la seconda sessione. I “donatori” hanno seguito la dieta indicata per due settimane. Inoltre hanno tenuto un diario in cui registravano gli alimenti consumati durante il giorno, gli alcolici assunti, il livello di stress, la stanchezza e l’umore generale. Inoltre, hanno dovuto astenersi dall’uso di profumi, deodoranti e dopobarba; dall’uso di aglio, cipolla, peperoncino, pepe, formaggio, latte e pesce;dall’uso di droghe e dal fumo. Questa la fase generale valida per entrambi i gruppi. A partire dalla terza settimana la carne è stata somministrata solo al gruppo A.
A questo punto, è inziato il lavoro delle “valutatrici”. Gli “stimoli” sono stati valutati per intensità, piacevolezza, attrattiva sessuale e mascolinità. Gli odori provenienti dai ragazzi con dieta non a base di carne sono stati giudicati più piacevoli, attraenti e meno intensi. Nessuna differenza è stata rilevata in termini di mascolinità.
La dieta prescritta ai “donatori” era identica e differiva solo dal consumo o meno di carne. Teoricamente, la dieta fornita può aver influenzato anche l’umore dei donatori, che a sua volta ha impatto sul loro odore. Gli studiosi precisano che l’affidabilità dei risultati è supportata anche dal fatto che la media dei “voti” tra le due sedute non è stata significativamente differente e che non è stato rilevato alcun cambiamento nel “rating” di mascolinità. I due studiosi affermano inoltre che la maggiore attrattiva di un odore piuttosto che di un altro è dovuto al fatto che il consumo di carne modifica la composizione di alcuni prodotti chimici presenti nel sudore, e che pertanto sia le modifiche di natura qualitativa (carne o meno) che quantitativa (differenti livelli di energia sulla base del differente apporto di proteine) siano responsabili dell’effetto osservato. Pare inoltre che non sia possibile stabilire per quanto tempo la componente dovuta al consumo di carne rimane percepibile. In modo particolare, la differenza di odore sarebbe da attribuire alla presenza di grassi saturi della carne.
Uno dei cambiamenti che prima si notano nel passaggio da una dieta onnivora ad una vegan/vegetariana è relativo proprio all’odore del proprio corpo, che diventa meno intenso e più gradevole. Questo studio lo dimostra in modo scientifico e spiega perchè i vegani sono così irresistibilimente attraenti.. !
(per consultare l'articolo in lingua originale nella sua interezza: The Effect of Meat Consumption on Body Odor Attractiveness)
(per consultare l'articolo in lingua originale nella sua interezza: The Effect of Meat Consumption on Body Odor Attractiveness)