Rimaniamo in compania del dr. Maltz, più volte citato e commentato in questi articoli, attraverso un libro di inestimabile ricchezza di contenuti: Psicocibernetica. In questo post tratteremo l'argomento "pugilato-ombra". Cerchiamo di scoprire il significato di questo termine, in quale occasione nacque e grazie a chi questa tecnica è stata utilizzata in tantissime strategie nel campo dello sviluppo personale.
Fu Jim Corbett a rendere famoso il termine 'pugilato-ombra'. Ma conosciamo un po' meglio questo stravagante pugile, nato nel 1866 e deceduto nel 1933. Le cronache dell'epoca lo avevano battezzato con il soprannome di 'Gentleman Jim', identificandolo come un personaggio su misura, ed attribuendogli una educazione da college che in realtà Corbett non aveva. Fu campione di pesi massimi dal 1892 al 1897, inoltre la International Boxing Hall of Fame lo ha riconosciuto fra i più grandi pugili di ogni tempo. Al termine della sua carriera pugilistica si dedicò con maggiore frequenza alla recitazione, inoltre tenne anche delle conferenze sul pugilato e scrisse anche una sua autobiografia. Comunque, Corbett è considerato uno dei maggiori innovatori del pugilato moderno, a cui diede un approccio più scientifico di quello fino ad allora adottato come ad esempio il perfezionamento dell'uso del "diretto" per studiare e tenere a bada l'avversario.
Il 9 luglio del 1892, a New Orleans, Corbett sfidò il campione del mondo, John L. Sullivan, e forte della tecnica da lui sperimentata, lo mise KO al 21° round. Gli venne chiesto, in questa occasione, come facesse a controllare il momento esatto in cui lanciare il suo colpo di sinistro con cui mandò alle corde Sullivan. Corbett rispose di essersi esercitato col pugno sinistro a colpire la sua immagine allo specchio più di diecimila volte per prepararsi all'incontro.
Il dr. Maltz esprime con molta chiarezza il significato di 'pugilato-ombra'. Egli afferma che questa tecnica è il far pratica senza essere sotto pressione ed è talmente semplice ed i suoi risultati sono così sorprendenti che molte persone tendono a considerarla come una sorta di magia.
In effetti moltissimi sportivi adottano questa tecnica, non necessariamente chiamata in questo modo, ma concettualmente uguale. Ad esempio molti atleti si esercitano in privato, con la minima tensione possibile: ecco il segreto! Molte volte essi stessi, o i loro allenatori, rifiutano la presenza della stampa durante queste esercitazioni proprio per difendersi dalla tensione; ogni cosa è sistemata in modo tale che essi possano allenarsi a fare pratica in pieno rilassamento e senza essere sotto pressione, nei limiti del possibile. Il risultato è che questi atleti affrontano le gare come se apparentemente fossero privi di sistema nervoso. Secondo Maltz diventano dei 'ghiaccioli umani', immuni dalla pressione, senza preoccuparsi di come sarà il loro rendimento, ma basandosi sulla 'memoria dei muscoli' per eseguire le varie mosse che hanno imparato.
Per estensione possiamo dire quindi che la tecnica del 'pugilato-ombra' apre la possibilità dell'espressione di sé stessi. Il termine esprimere significa letteralmente 'spingere fuori' ed anche 'esercitare, esporre'. Di contro il termine inibire significa 'soffocare e restringere'. In base a queste definizioni possiamo affermare che esprimere sé stessi vuol dire portare all'esterno o esporre alla luce tutto il nostro potere, il nostro talento e la nostra abilità.
Praticando quindi il 'pugilato-ombra', noi ci esercitiamo ad esprimere il nostro 'io' senza la presenza di fattori inibitori. Imparare le mosse corrette, ci ricorda il dr. Maltz, ci consente di creare una 'mappa mentale' custodita nella memoria, una mappa vasta, generale, flessibile. Di conseguenza, quando dobbiamo affrontare una crisi in cui sia presente una reale minaccia o fattori inibitori, abbiamo già imparato ad agire con calma e correttamente. E' come se ci fosse un 'riporto' nei muscoli, nei nervi e nel cervello che si trasporta nella nuova situazione. Avendo inoltre imparato in una condizione di rilassamento e senza essere sottoposti a pressioni, saremo in grado di rispondere a situazioni nuove, potremo inoltre improvvisare ed agire spontaneamente.
Il fatto di esserci esercitati con il metodo del 'pugilato-ombra', permettiamo di produrre in noi stessi un'immagine mentale positiva, in cui ci vediamo agire correttamente e con successo. Sarà allora il ricordo di questa immagine positiva, vincente, sicura di sé a renderci capaci di affrontare prove o situazioni che altrimenti metterebbero a dura prova le nostre capacità e la nostra sicurezza.