Ciò che segue è tratto dal libro Psicocibernetica del dr. Maxwell Maltz, chirurgo plastico che per anni ha studiato il comportamento umano nelle sue varie forme. In questo blog vengono spesso riportate parti di questo interessantissimo libro, che sotto certi aspetti potrebbe essere considerato un utilissimo manuale per ottenere un'immagine corretta di sé stessi.
Avete mai provato ad infilare un ago? Se la risposta è sì e se non siete pratici, avete forse notato che potete tenere il filo dritto e fermo come una roccia fino a quando toccate la cruna dell'ago e tentate di far passare il filo attraverso la piccolissima fenditura. Ogni volta che tentate di fare questo, la vostra mano trema impercettibilmente ed il filo, allora, non passa.
Si verifica spesso la stessa cosa quando tentate di versare un liquido nella bocca di una bottiglia dal collo molto stretto. Riuscite a tenere la mano perfettamente stabile fin quando tentate di raggiungere lo scopo, poi per qualche misteriosa ragione cominciate a tremare.
Nell'ambiente medico questo fenomeno viene chiamato tremito dello scopo. Accade questo a tersone normali quando cercano, impegnandosi troppo o con 'troppa prudenza', di non fare errori portando a termine un determinato scopo. In determinate condizioni patologiche, come per esempio quando si è offesi in certe zone del cervello, questo 'tremito dello scopo' diventa molto pronunciato. Ad esempio, un paziente può tenere ben ferma la mano finché non cerca di raggiungere uno scopo, ma se appena prova ad inserire la chiave nella serratura della porta di casa, la sua mano comincia ad andare sù e giù. Egli può essere in grado di tenere ferma una penna in mano finché non cerca di fare la propria firma, allora la sua mano trema in modo incontrollabile. Se egli se ne vergogna e diventa ancora più prudente per non fare errori in presenza di estranei, può non esserne più capace.
Queste persone possono essere aiutate, e spesso notevolmente, allenandole per mezzo di una tecnica di rilassamento, per cui imparano a rilassarsi da uno sforzo eccessivo, dall'essere troppo tese allo scopo e dall'essere troppo impegnate ad evitare errori e fallimenti.
L'essere troppo prudenti o troppo ansiosi per evitare di commettere errori è una forma di reazione negativa sproporzionata. Come nel caso del balbuziente che pensa in anticipo ai possibili errori e cerca troppo consapevolmente di non farli, il risultato è l'inibizione ed una deformazione del comportamento. La prudenza o l'ansietà sproporzionate sono gemelle. Entrambe hanno a che fare con l'eccessiva preoccupazione di un eventuale fallimento o di eseguire la cosa sbagliata, e con uno sforzo troppo cosciente per agire nel modo giusto.
Disse Henry Ward Beecher: "Non mi piacciono queste persone fredde, esatte, perfette che, per non dire cose sbagliate non parlano affatto o che per non fare cose sbagliate non agiscono affatto".