La musica coinvolge la mente conscia tramite il fascino che esercita. L'abbandono alla musica è accompagnato dalla dissoluzione graduale del discorso interiore e dalla liberazione dell'immaginario visuale. E' un livello di concentrazione che implica il nostro coinvolgimento nella musica a livello intellettuale ed estetico. Più sarà elevato il nostro livello di coinvolgimento, minore sarà la consapevolezza della nostra personalità individuale. Quando il coinvolgimento sarà prossimo alla fase di immersione totale avremo raggiunto il livello transpersonale della mente che trascende la coscienza durante il quale, allo stato di concentrazione, focalizzata si sostituisce uno stato di coscienza espansa. L'immaginario visuale può essere lasciato da parte mentre cominciamo a fare esperienza della musica come onde di figurazioni alternate che creano movimento.
Trascendendo la coscienza della propria individualità e condizione emotiva, si raggiunge il livello filosofico dell'ascolto e trascendendo quest'ultimo, si accede ad un livello in cui tutti i suoni vengono percepiti come parti complementari dell'infinità assoluta. A questo livello ogni espressione musicale, suono, gesto e silenzio, comunica l'essenza dell'eternità e della gioia profonda. Oltre a questo si apre l'infinità del silenzio assoluto dove persino la musica si disperde.
Sotto il livello superficiale della mente si estende la regione vasta e pressochè inesplorata dell'inconscio. Comunemente si ritiene che l'inconscio sia il patrimonio di memorie, emozioni, paure e sensazioni dimenticate che influenzano le nostre azioni quotidiane e le risposte emotive, i pensieri, le abitudini, i bisogni ed i giudizi da cui hanno origine le nostre mitologie personali. In base ad alcune teorie esistono due tipi di inconscio: l'inconscio personale che trova il suo riferimento nella storia personale dell'individuo, e l'inconscio collettivo. L'inconscio collettivo è essenzialmente patrimonio non verbale di esperienza umana comune, una sorta di memoria che va oltre le identità razziali, ideologiche e nazionali. La musica può restituire queste memorie dimenticate alla consapevolezza attuale poichè incoraggia l'attività mentale inconscia e rallenta i processi di pensiero cognitivo. Il coinvolgimento della musica sarà allora il livello sociale e sensibile delle emozioni personali-collettive e l'esperienza della sensazione diretta.
Molti studiosi di estetica della musica si sono sforzati di capire perchè siamo attratti da certi stili di musica e da determinati compositori ed hanno elaborato diverse teorie. Una di queste stabilisce l'esistenza di una comunicazione diretta, trasmessa attraverso la musica, tra la mente inconscia del compositore e quella dell'ascoltatore. In base a questa teoria siamo attratti dalla musica di compositori le cui memorie inconsce trasmettono esperienze e sensazioni di vita emozionali simili o rapportabili alle nostre. Se questo è plausibile, possiamo allora affermare che spesso le nostre esperienze musicali non sono semplicemente e soltanto il risultato di considerazioni puramente intellettuali ed estetiche. A livello di inconscio collettivo, questa teoria può spiegare la partecipazione comunitaria del pubblico ad una manifestazione musicale come un concerto, ad esempio, così come l'importanza della musica in rituali religiosi e nazionali. Da questo punto di vista, la musica ha un effetto molto più incisivo delle sole parole ed il musicista ha un potere di influenza sugli altri di gran lunga maggiore rispetto a molti leader politici o ideologie nazionali.
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Tratto da: Musica per guarire - Randall McClellan