Il cervello umano è come un computer ed è una cosa veramente impressionante. Ancora più interessante è che il computer è stato creato dal cervello umano, anche se è ancora a una distanza di anni luce. Un odierno computer, per quanto la tecnologia riesca a progettare macchine sempre più potenti e sofisticate, è ancora limitatissimo rispetto al cervello umano. Se ad esempio immettiamo molti dati in un computer, inevitabilmente si arriverà al punto in cui la memoria si satura, avremo allora bisogno di un processore più veloce o di un aumento della memoria, o ancora di modificare alcuni programmi per la gestione dei dati, e via dicendo. Tutto questo non accade con il nostro cervello. La cibernetica non ha ancora prodotto un computer con possibilità di auto-espansione. Ben diverso invece per il cervello il quale ha, per così dire, dei programmi auto-espandibili, vale a dire che più informazioni si apprendono e si processano, più si espande per accogliere altri dati.
Questi concetti dovrebbero fari capire che più usiamo il cervello, più questi sviluppa potenzialità. Un esempio è dato dal fatto che un’intera vita trascorsa a leggere non porta ad una saturazione delle capacità del cervello, anzi, più si legge e più si sviluppa la capacità di processare informazioni.
Il computer usa il sistema binario per la sua elaborazione. Se si vuole creare un programma per un computer affinché svolga una determinata procedura, si deve utilizzare un determinato linguaggio di programmazione il quale utilizzi appunto il sistema binario. Nella stessa misura potremmo dire che anche il nostro cervello adotta un sistema binario, formato da PENSIERO e LINGUAGGIO; capiamo meglio questo meccanismo. Partiamo da questo presupposto: tutto ciò che diciamo e pensiamo è alla base della programmazione del cervello. Questo presupposto ci fa capire che il cervello funzionerà o a nostro vantaggio o contro di noi; tutto dipende da pensieri ed affermazioni. Quando diciamo: “Non sono portato per le lingue straniere, imparare l’inglese non fa proprio per me!” stiamo facendo una vera e propria programmazione; ma riflettiamo: quante volte una persona a cui è stato detto già da bambino che non era portata per una determinata cosa lo andrà a ripetere (sia verbalmente che attraverso il suo pensiero) nella propria vita? Questa continua ripetizione nel tempo porterà ad un tale convincimento da sabotare ogni tentativo di riuscita.
Non dimentichiamo questa legge: non c’è un solo pensiero che passi per la nostra mente che non abbia ripercussioni; qualunque pensiero genera un processo biochimico e provoca di conseguenza un effetto sul nostro comportamento. Fare e ripetere delle affermazioni in cui si evidenzia l’incapacità, ci trasforma inevitabilmente in persone incapaci, viceversa affermazioni e modi di pensare in cui si risalta la capacità, ci trasforma in persone capaci.
Questi concetti dovrebbero fari capire che più usiamo il cervello, più questi sviluppa potenzialità. Un esempio è dato dal fatto che un’intera vita trascorsa a leggere non porta ad una saturazione delle capacità del cervello, anzi, più si legge e più si sviluppa la capacità di processare informazioni.
Il computer usa il sistema binario per la sua elaborazione. Se si vuole creare un programma per un computer affinché svolga una determinata procedura, si deve utilizzare un determinato linguaggio di programmazione il quale utilizzi appunto il sistema binario. Nella stessa misura potremmo dire che anche il nostro cervello adotta un sistema binario, formato da PENSIERO e LINGUAGGIO; capiamo meglio questo meccanismo. Partiamo da questo presupposto: tutto ciò che diciamo e pensiamo è alla base della programmazione del cervello. Questo presupposto ci fa capire che il cervello funzionerà o a nostro vantaggio o contro di noi; tutto dipende da pensieri ed affermazioni. Quando diciamo: “Non sono portato per le lingue straniere, imparare l’inglese non fa proprio per me!” stiamo facendo una vera e propria programmazione; ma riflettiamo: quante volte una persona a cui è stato detto già da bambino che non era portata per una determinata cosa lo andrà a ripetere (sia verbalmente che attraverso il suo pensiero) nella propria vita? Questa continua ripetizione nel tempo porterà ad un tale convincimento da sabotare ogni tentativo di riuscita.
Non dimentichiamo questa legge: non c’è un solo pensiero che passi per la nostra mente che non abbia ripercussioni; qualunque pensiero genera un processo biochimico e provoca di conseguenza un effetto sul nostro comportamento. Fare e ripetere delle affermazioni in cui si evidenzia l’incapacità, ci trasforma inevitabilmente in persone incapaci, viceversa affermazioni e modi di pensare in cui si risalta la capacità, ci trasforma in persone capaci.