Sul sito http://www.tecnicadellascuola.it/ si parla di un interessante argomento particolarmente sentito e preoccupante nel mondo giovanile: l'obesità, problematica che coinvolge la componente fisica del bambino e dell'adolescente (sovraccarichi eccessivi su tutto il tratto della colonna vertebrale con particolare incidenza sugli arti inferiori come anche, ginocchia e caviglie) e non per ultima la sfera emotiva. Moltissimi giovani perdono la loro autostima a causa del loro aspetto fisico. Se è pur vero che gli stereotipi vogliono giovani, in modo particolare nel mondo femminile, particolarmente magre, se non addirittura anoressiche, l'aspetto fisico comunque riveste un ruolo fondamentale nella comunicazione non verbale; è con il nostro corpo che ci presentiamo agli altri, che diciamo chi siamo, manfestando la nostra personalità.
Se quindi è importante la componente fisica con tutte le dirette conseguenze di natura strutturale, circolatoria e metabolica, la sfera emotiva non deve essere trascurata.
.Obesità giovanile, a settembre pediatri tra i banchi per limitarla
di A.G.
L’iniziativa della Federazione italiana medici pediatri è stata presentata il 10 giugno presso l'auditorium del ministero della Salute, alla presenza del sottosegretario Francesca Martini: scorretta alimentazione ed obesità rappresentano una vera emergenza, soprattutto per quanto riguarda i bambini, con una prevalenza media tra le più alte in Europa.
Imparare a contrastare meglio problemi di salute pubblica come sovrappeso e obesità infantile: è l’obiettivo che si pongono un gruppo di pediatri che nel prossimo anno si recheranno nelle scuole italiane sostenendo un progetto della Fimp, la Federazione italiana medici pediatri.L’iniziativa è stata presentata il 10 giugno presso l'auditorium del ministero della Salute, alla presenza del sottosegretario Francesca Martini. "Scorretta alimentazione ed obesità - ha spiegato Martini - rappresentano una vera emergenza, soprattutto per quanto riguarda i bambini, con una prevalenza media tra le più alte in Europa: secondo il nostro studio 'Okkio alla salute' il 12,3% dei bambini è obeso, mentre il 23,6% è in sovrappeso: più di 1 bambino su 3, quindi, ha un peso superiore a quello che dovrebbe avere per la sua età. Questo significa che un milione e centomila bambini tra i 6 e gli 11 anni sono sovrappeso o obesi".Ancora una volta è stato ribadito che la prevenzione dell'obesità va affrontata fin dai primi anni di vita. Ma non sempre le famiglie hanno gli strumenti, soprattutto culturali, per fare questo. Fornire, quindi, un supporto adeguato ai genitori e ai bambini piccoli "è un investimento importante per lo sviluppo fisico ed emotivo, con effetti a lungo termine. Non dobbiamo dimenticare che un bambino obeso ha elevate probabilità di essere obeso anche da adulto". La Scuola di nutrizione Fimp si pone l'obiettivo di sostenere proprio le scelte nutrizionali corrette, svolgere il compito di prevenzione ed educazione alla salute verso le famiglie ed i ragazzi attraverso un counseling familiare, favorire la costruzione di un osservatorio epidemiologico e di ricerca in campo nutrizionale.Dal punto di vista operativo la scuola verrà inaugurata in occasione del congresso nazionale Fimp che si terrà a Firenze dal 30 settembre al 2 ottobre 2010. Le sessioni didattiche avranno inizio invece il 29 settembre: la didattica prevede quattro moduli che affronteranno le varie tematiche, dai fabbisogni nutrizionali alla sicurezza alimentare alla gestione della comunicazione con la famiglia. Parteciperanno per il primo anno circa 400 pediatri di famiglia provenienti da tutte le regioni, fino a coinvolgere progressivamente quasi tutti i pediatri aderenti alla Federazione italiana medici pediatri.
di A.G.
L’iniziativa della Federazione italiana medici pediatri è stata presentata il 10 giugno presso l'auditorium del ministero della Salute, alla presenza del sottosegretario Francesca Martini: scorretta alimentazione ed obesità rappresentano una vera emergenza, soprattutto per quanto riguarda i bambini, con una prevalenza media tra le più alte in Europa.
Imparare a contrastare meglio problemi di salute pubblica come sovrappeso e obesità infantile: è l’obiettivo che si pongono un gruppo di pediatri che nel prossimo anno si recheranno nelle scuole italiane sostenendo un progetto della Fimp, la Federazione italiana medici pediatri.L’iniziativa è stata presentata il 10 giugno presso l'auditorium del ministero della Salute, alla presenza del sottosegretario Francesca Martini. "Scorretta alimentazione ed obesità - ha spiegato Martini - rappresentano una vera emergenza, soprattutto per quanto riguarda i bambini, con una prevalenza media tra le più alte in Europa: secondo il nostro studio 'Okkio alla salute' il 12,3% dei bambini è obeso, mentre il 23,6% è in sovrappeso: più di 1 bambino su 3, quindi, ha un peso superiore a quello che dovrebbe avere per la sua età. Questo significa che un milione e centomila bambini tra i 6 e gli 11 anni sono sovrappeso o obesi".Ancora una volta è stato ribadito che la prevenzione dell'obesità va affrontata fin dai primi anni di vita. Ma non sempre le famiglie hanno gli strumenti, soprattutto culturali, per fare questo. Fornire, quindi, un supporto adeguato ai genitori e ai bambini piccoli "è un investimento importante per lo sviluppo fisico ed emotivo, con effetti a lungo termine. Non dobbiamo dimenticare che un bambino obeso ha elevate probabilità di essere obeso anche da adulto". La Scuola di nutrizione Fimp si pone l'obiettivo di sostenere proprio le scelte nutrizionali corrette, svolgere il compito di prevenzione ed educazione alla salute verso le famiglie ed i ragazzi attraverso un counseling familiare, favorire la costruzione di un osservatorio epidemiologico e di ricerca in campo nutrizionale.Dal punto di vista operativo la scuola verrà inaugurata in occasione del congresso nazionale Fimp che si terrà a Firenze dal 30 settembre al 2 ottobre 2010. Le sessioni didattiche avranno inizio invece il 29 settembre: la didattica prevede quattro moduli che affronteranno le varie tematiche, dai fabbisogni nutrizionali alla sicurezza alimentare alla gestione della comunicazione con la famiglia. Parteciperanno per il primo anno circa 400 pediatri di famiglia provenienti da tutte le regioni, fino a coinvolgere progressivamente quasi tutti i pediatri aderenti alla Federazione italiana medici pediatri.