lunedì 14 luglio 2014

Carne di pollo e cancro


 
Migliaia di americani continuano a morire a causa dell'esposizione all'amianto anche a distanza di molti decenni da che ne è stato vietato l'uso, e questo perché i tumori possono impiegare anni prima di manifestarsi. In questo momento ci troviamo in quella che è stata definita "la terza ondata" di malattie legate all'amianto.
La prima ondata è cominciata negli anni '20, tra i minatori di amianto; la seconda fase è stata tra i costruttori navali e i lavoratori edili che hanno utilizzato l'amianto negli anni '30, '40 e '50. Ora che gli edifici che sono stati costruiti con l'uso di questo materiale, alla fine degli anni '60, cominciano ad invecchiare ed a deteriorarsi, non sono più soltanto i lavoratori a essere a rischio, ma ci sono anche rischi potenziali di una notevole esposizione ambientale all'amianto tra i residenti, gli inquilini e i frequentatori di questi edifici, come scolari, impiegati, manutentori e pubblico in generale.
Il "Centro per il Controllo delle Malattie", l'"Accademia Americana di Pediatriia", e l'"Agenzia Federale per la Protezione Ambientale (EPA)” hanno previsto che nei prossimi 30 anni negli Stati Uniti si verificheranno circa 100 casi di mesotelioma e di tumore ai polmoni tra le persone che sono esposte all'amianto negli edifici scolastici, come gli alunni. Ma tutto è cominciato con i lavoratori del settore. Come diceva cinicamente una circolare all'interno del settore industriale: "se hai una bella vita lavorando i prodotti dell'amianto, perché non morirne?".
Per scoprire se qualcosa è carcinogeno si studiano generalmente i soggetti che sono più esposti, ed è che cosí che siamo venuti a conoscenza dei rischi potenziali dell'amianto nell'insorgenza del cancro; allo stesso modo, stiamo imparando quali sono i rischi potenziali dei virus del pollame nel causare lo sviluppo di tumori.
Per anni ho sostenuto che il tasso di elevata mortalità tra i lavoratori del settore avicolo fosse associato con i virus cancerogeni del pollame, che possono essere trasmessi alle persone che manipolano pollo fresco o congelato. Lo scorso anno ho presentato il più grande studio fatto fino quel momento che "confermava quanto messo in evidenza in altri tre studi, ovvero che chi lavora alla macellazione del pollame e negli impianti di trasformazione dello stesso ha un aumento del rischio di morte legato a certi tipi di tumore", senza dimenticare i tumori del pene legati all'esposizione al pollame. Questo ricerca è stata fatta su 20.000 lavoratori del settore avicolo. Bene, ora c'è un nuovo studio su 30.000 lavoratori.
Lo scopo di questo studio era verificare l'ipotesi che l'esposizione a questi virus, che si verifica per lo più nei lavoratori professionali del settore avicolo senza peró tralasciare la popolazione più in generale, potrebbe essere collegato ad un aumento di rischio di morte da tumore del fegato e del pancreas. In questo studio hanno visto che gli addetti alla macellazione del pollame hanno nove volte più probabilità di sviluppare un tumore al pancreas e al fegato.
Giusto per contestualizzare questo dato, il fattore di rischio che viene studiato con maggior attenzione nel cancro del pancreas, uno dei tumori più letali, è il fumo di sigaretta. Anche se una persona fuma per oltre 50 anni, anche in tal caso, la probabilità di cancro del pancreas è "soltanto" raddoppiata. Le persone che macellano il pollame sembra che abbiano un aumento di probabilità di contrarre il tumore pari addirittura a nove volte.
Per quanto riguarda il tumore del fegato, la causa più conosciuta, e anche la più studiata, è l'alcol. Le persone che consumano più di quattro bicchieri di alcolici al giorno triplicano la probabilità di sviluppare un tumore al fegato. Come avviene per il tumore del pancreas, la macellazione del pollame sembra che aumenti di nove volte la probabilità di contrarre il cancro al fegato.
Ci sono malattie che sono esclusivamente legate all'industria delle carni, la più recente è quella che è stata definita come "malattia della spazzolatura del salame", che interessa le persone che per otto ore al giorno sono addette a rimuovere la muffa bianca che cresce sulla superficie del salame, ma la maggior parte delle malattie di cui soffrono gli operatori dell'industria delle carni sono più universali.
La ragione per cui è stato cosí facile definire il collegamento tra amianto e cancro si deve al fatto che l'amianto provoca l'insorgenza di un cancro particolarmente insolito, che era praticamente sconosciuto fino al momento della grande diffusione di miniere di amianto e al suo utilizzo a livello industriale. Ma il cancro del pancreas che si puó contrarre manipolando il pollo è esattamente lo stesso cancro del pancreas di cui ci si puó ammalare fumando sigarette, e dunque è più difficile identificare il rapporto di causa-effetto.
In conclusione: malgrado gli elevatissimi rischi di tumori mortali, al contrario di quanto avvenuto per l'amianto, non aspettiamoci dei divieti per la catena di fast food Kentucky Fried Chicken.

Traduzione a cura della dr.ssa Roberta Bichi
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