domenica 19 agosto 2012

Il te verde potrebbe contrastare la leucemia

Reperto compatibile con LLC, striscio di sangue
Fonte universonline.it

Bere te verde potrebbe contrastare i sintomi della leucemia, un tipo di tumore che colpisce il sistema circolatorio sanguigno o linfatico. Grazie ad un trial clinico, condotto da un gruppo di ricercatori della Mayo Clinic (Minnesota, Usa), è stato possibile esaminare gli effetti di una particolare sostanza contenuta nel te verde, l’epigallocatechina gallato (EGCG), in grado di ridurre il numero di cellule tumorali e le dimensioni dei linfonodi del 50 per cento. I risultati dello studio sono stati pubblicati sul Journal of Clinical Oncology (JCO, Maggio 2009). Gli effetti del te verde sono stati analizzati su una delle leucemie più comuni, la leucemia linfatica cronica (LLC) (Per leucemia linfatica cronica (LLC) in campo medico, si intende una forma di leucemia, dove piccoli linfociti, si espandono e si accumulano in varie parti del corpo, tra cui il sangue, i linfonodi e il midollo osseo - ndr). I ricercatori spiegano che i pazienti colpiti da questo tipo di leucemia sembrano tollerare alte dosi di EGCG. Nel trial clinico sono stati somministrati 2 grammi di EGCG due volte al giorno con un effetto sui pazienti molto interessante, una diminuzione delle cellule tumorali con una conseguente riduzione dei sintomi della patologia.
I ricercatori del Mayo Clinic studiano già da tempo gli effetti dell’epigallocatechina gallato (EGCG) sui tumori. Qualche anno fa (Blood, Aprile 2004) vennero pubblicati i primi risultati che però riguardavano trial clinici condotti in vitro e su modelli animali. In quel caso i ricercatori spigarono che nel te verde è contenuta una molecola in grado di isolare le vie di comunicazione che servono alle cellule malate per ricevere messaggi di sopravvivenza, inoltre, l’epigallocatechina gallato ostacola i processi chimici delle cellule tumorali interferendo col processo di formazione di vasi sanguigni che servono al tumore per ricevere il nutrimento.
A differenza del passato, il nuovo trial clinico ha coinvolto 33 pazienti ai quali sono state somministrate per via orale otto differenti dosi (tra i 400 e i 2000 mg) di un composto il cui principio attivo è costituito essenzialmente da EGCG. In base ai dati raccolti, la dose massima tollerabile è quella di 2000 mg per due volte al giorno.
Tait Shanafelt, il ricercatore che ha guidato lo studio, spiega che dai dati raccolti si è riscontrata una buona tolleranza da parte dei pazienti di dosi elevate dell’estratto del te verde ma non solo, l’aspetto più interessante riguardava la regressione della patologia che si verificava in molti di loro. L’esperto spiega che nella maggioranza dei soggetti reclutati per il trial con un ingrossamento di linfonodi si è riscontrata una diminuzione consistente, intono al 50 per cento, delle loro dimensioni.
Anche se i risultati ottenuti sono molto interessanti, i ricercatori spiegano che il te verde da solo non sarà sufficiente per contrastare l’insorgenza della leucemia. Grazie a questa scoperta si potranno però realizzare dei farmaci, in grado di stabilizzare la LLC, utili per migliorare l’efficacia delle terapie anti-cancro.
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