Fonte: Promiseland
Più di tremila articoli sono stati scritti sulla curcuma, pubblicati in riviste medico-scientifiche, fitofarmaceutiche etc. e più della metà di essi sono stati pubblicati dal 2006 ad oggi, l’interesse verso questa pianta non accenna a diminuire, anzi…
Più di tremila articoli sono stati scritti sulla curcuma, pubblicati in riviste medico-scientifiche, fitofarmaceutiche etc. e più della metà di essi sono stati pubblicati dal 2006 ad oggi, l’interesse verso questa pianta non accenna a diminuire, anzi…
I più attivi sono stati senz’altro i laboratori del nord America, ma nel mondo intero si studia la curcumina (il principio attivo di questa spezia) che dimostra avere un gran numero di proprietà terapeutiche. Per esempio ha un buon potere anti-ossidante, anti-infiammatorio, anti-virale, anti-batterico, fungicida, anti-parassitario ed anti-cancerogeno. Il suo largo spettro d’azione gli conferisce un buon potenziale contro un gran numero di malattie, molto diverse tra loro, a volte anche croniche: artrite, diabete, arteriosclerosi, cataratta, allergie, malattie neuro-degenerative come l’Alzheimer o il Parkison, il cancro se affiancato dai trattamenti in uso. Senza poter essere considerato una medicina questo principio attivo è un vero alimento funzionale, efficace come prevenzione o in accostamento ai trattamenti terapeutici.
Gli studi scientifici hanno definito che l’infiammazione è il punto di partenza nello sviluppo della maggior parte delle malattie (cardiovascolari, polmonari, tumorali, neurologiche etc.), l’infiammazione del fattore di trascrizione NF-kB gioca un ruolo primario nella maggior parte delle malattie e bloccare questa proteina può eliminare l’infiammazione.
Il Professor Aggarwal (*) ha formulato l’ipotesi che la maggior parte dei tumori siano attivati dalla NF-kB che favorisce la proliferazione del cancro e la sua metastasi. Bloccare l’NF-kB impedisce la formazione dei tumori. Secondo lui l’incidenza dei quattro più diffusi tipi di tumore negli U.S.A. (colon, seno, prostata, polmone) è di dieci volte maggiore che in India, dove è diffuso l’uso quotidiano di questa spezia. Quindi a tutt’ora di oggi nessun altro ingrediente è riconosciuto essere un così potente anti-infiammatorio come la curcuma fresca, grazie alla curcumina ed al suo olio essenziale. La curcuma fresca è anche un afrodisiaco, ma gli scienziati sono entusiasti da quando hanno scoperto che inibisce la NF-kB e gran parte delle ricerche si concentrano su questo.
La sinergia della curcumina e dell’olio essenziale conferisce alla curcuma fresca queste proprietà benefiche:
-potente anti-ossidante, contrasta le lesioni procurate dai radicali liberi;
-azione anti-infiammatoria nell’artrite reumatoide;
-prevenzione delle infiammazioni cardio-vascolari ed in caso di predisposizione alla trombosi;
-prevenzione del tumore al colon e dell’apparato digestivo;
-aiuta nei disturbi gastro-intestinali (coliti, malattia di Crohn…);
-protegge le cellule cerebrali nella prevenzione delle malattie neuro-degenerative (Alzheimer);
-riduce le infiammazioni e le lesioni della pelle durante la radioterapia;
-riduce le infiammazioni ai polmoni, agisce in caso di asma;
-aiuta la rigenerazione delle cellule epatiche;
-ha effetto catabolico sui grassi e sul colesterolo;
-lotta contro le infezioni virali e le infiammazioni in generale;
-effetto protettivo della mucosa dello stomaco;
-effetto anti-batterico nelle infezioni urinarie.
La curcumina inibisce anche la produzione di citochine, molecole che innescano il processo infiammatorio a livello cellulare e questo è di fondamentale importanza, considerato che il processo infiammatorio è all’origine della formazione e crescita dei tumori.
(*) Professor Bharat Aggarwal, ricercatore in cancerologia all’università del “MD Anderson Cancer Centre” in Texas.