Cellula tumorale fotografata al microscopio elettronico |
L’Agenzia Nazionale di Sicurezza Sanitaria (ANSES) francese ha pubblicato un rapporto dal titolo: “Nutrizione e cancro: legittimità delle informazioni nutrizionali nel quadro della prevenzione dei tumori”.
Di fronte al grosso problema di salute pubblica rappresentato dai tumori, e in considerazione dei molti consigli e prese di posizione spesso in disaccordo tra loro, l’ANSES, alla luce delle conoscenze scientifiche a disposizione, ha voluto fare chiarezza sulle raccomandazioni in materia di alimentazione per prevenire il cancro. Questo rapporto precisa anche che non esistono alimenti da considerarsi anti-cancro in quanto tali.
Il cancro è un problema maggiore della salute pubblica francese, solo nel 2010 ci sono stati 360.000 nuovi casi di tumore in Francia).
Il fondo internazionale di ricerca contro il cancro e l’American Institute for Cancer Research (AICR) concordano nel dire che un terzo dei tumori più diffusi nei Paesi industrializzati potrebbero essere evitati con la prevenzione alimentare.
Per valutare l’interesse della prevenzione alimentare nell’insorgere dei tumori l’ANSES ha realizzato un’indagine di ampio respiro avvalendosi di un gruppo di esperti in varie discipline che hanno lavorato insieme durante quattro anni, prendendo anche in considerazione i più importanti studi internazionali: sono stati fatti esperimenti in vitro e sugli animali, sono stati raccolti dati epidemiologici e clinici sull’uomo, meta-analisi, e valutazioni.
Il gruppo di esperti ha sottomesso il suo rapporto di valutazione in giugno 2010 all’ANSES che l’ha approvato.
Come si diceva questo lavoro non mette in evidenza che esistano degli alimenti anti-cancro efficaci, ma piuttosto che si deve avere un’alimentazione equilibrata perché un nutrimento o un complemento alimentare specifico non sono sufficienti da soli a prevenire l’apparizione del tumore.
Il cancro è una malattia complessa influenzata da diversi fattori: comportamentali (tabagismo, attività fisica), ambientali (in senso generico, quindi compresa l’alimentazione) e genetici (quindi specifici a ogni individuo).
Di primaria importanza è avere un’alimentazione equilibrata in quanto in questo modo si garantisce al corpo l’apporto necessario dei vari nutrimenti e la quantità di calorie necessarie al proprio consumo energetico.
C’è un effetto diretto dell’alimentazione sull’insorgere dei tumori a causa di un apporto eccessivo o deficitario di nutrimenti e c’è un effetto indiretto a causa del sovrappeso (o peggio ancora dell’obesità) che porta ad avere degli scompensi ormonali.
Il lavoro di valutazione scientifica delle abitudini alimentari e dell’incidenza dei tumori maggiormente diffusi ha evidenziato otto abitudini di igiene di vita che hanno delle conseguenza accertate:
1-limitare il consumo di cibi a forte contenuto energetico perché favoriscono il sovrappeso;
2-ridurre il consumo di bevande alcoliche;
3-ridurre il consumo di carni rosse e affettati;
4-ridurre l’uso di sale
5-i fumatori devono astenersi dal consumare complementi di beta-carotene che facilitano l’insorgenza del tumore ai polmoni;
6-è consigliato alle donne che lo desiderano, o che possono farlo, di allattare fino ai sei mesi di età come metodo esclusivo di nutrizione del neonato, tenuto conto dei benefici che ne conseguono;
7-è consigliata un’attività fisica regolare di almeno trenta minuti al giorno per cinque giorni alla settimana;
8-favorire il consumo di frutta e verdura, che contribuiscono a coprire il fabbisogno di vitamine, sali minerali e fibre.
Questo lavoro viene quindi a dare certezza alla necessità di un regime alimentare variato, così come a promuovere moderazione nel consumo di certi cibi: queste informazioni sono in linea con quelle divulgate durante le campagne pubblicitarie sulla nutrizione in generale che mirano alla prevenzione del sovrappeso e dell’obesità.