lunedì 2 maggio 2011

Il lutto – proposta di etichettare il dolore come un disturbo mentale


"Questo è un disastro" dice Frances, rinomato psichiatra americano e presidente della task force che ha scritto l'attuale edizione del DSM - la Bibbia delle malattie mentali. Il dolore umano potrebbe presto essere diagnosticato come un disturbo mentale grazie a una proposta che i critici temono possa far sì che pillole che alterano lo stato d'animo siano prescritte anche in caso di "lutto".
Gli psichiatri incaricati di rivedere il DSM raccomandano le modifiche che renderebbero più facile per i medici la diagnosi di depressione maggiore nel caso di lutto.
Invece di dover aspettare mesi, la diagnosi potrebbe essere fatta subito due settimane dopo la perdita di una persona cara.
L'attuale edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali – un'influente tomo usato in tutto il mondo – esclude dallo stato diagnosticato come disturbo depressivo maggiore le persone che hanno subito recentemente una perdita, a meno che i sintomi non persistono oltre i due mesi. Questo fatto è conosciuto come l' "esclusione del dolore," secondo la teoria che il dolore "normale" non debba essere etichettato come un disturbo mentale.
Ma ciò che i critici hanno chiamato un suggerimento potenzialmente disastroso nascosto tra i cambiamenti proposti al manuale, è il fatto che l'"esclusione del dolore" venga eliminata dal DSM.
I sostenitori affermano che la depressione maggiore è depressione maggiore, che fa poca differenza se avvenga dopo la perdita di una persona cara, la perdita di un lavoro, la perdita di un matrimonio o dopo un qualsiasi altro fattore di stress principale della vita. Secondo loro l'eliminazione dell'esclusione del dolore" aiuterebbe le persone ad ottenere il trattamento prima di quanto avrebbero altrimenti.
Ma i critici temono che persone che sperimentano sintomi di dolore completamente prevedibili in quanto derivati dalle esperienze di vita vengano falsamente etichettati come mentalmente "malati". Il dr. Allen Frances afferma che la proposta renderebbe patologica un'emozione umana normale e potrebbe portare alla prescrizione ancora più vasta di pillole che alterano l'umore.
"Diciamo che hai perso qualcuno che ami,- aggiunge Frances - e che due settimane più tardi ti senti triste, non riesci a dormire bene e sperimenti un calo di interesse, appetito ed energia. Questi cinque sintomi sono completamente tipici del lutto normale, ma il DSM-5 li etichetterebbe invece come un disturbo mentale".

Montreal Gazette, 18 aprile 2011

Di Sharon
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