Tutti i ricordi hanno una componente emozionale ad essi associata. Questo ci fa capire che quasi tutti i pensieri hanno una base emozionale e quando questi vengono rievocati, ognuno di noi attua una strategia di associare al ricordo, come anche le emozioni che sono state inizialmente archiviate insieme ai pensieri.
Nell'arco del tempo, quindi in funzione delle nostre esperienze, di ciò che vediamo, di ciò che leggiamo, raduniamo i nostri ricordi combinati in relazione a luoghi, persone, cose, eventi con una propria associazione emozionale, accendendo quindi le reti neurali collegate con ciascuno d'essi.
Ne consegue ciò che viene definita forma mentis, locuzione latina che letteralmente significa 'impostazione della mente'. In pratica ci si riferisce al modo di pensare ed agire o all'abitudine di una persona. Una volta attivata, questa forma mentis andrà a produrre una moltitudine di sostanze chimiche sia nello spazio intersinaptico che, grazie all'ipotalamo, nel cervello medio, ciò per stimolare allo stesso tempo il cervello ed il corpo. Ogni pensiero porta con se una sua precisa firma chimica, con risultato che il nostro pensare diventa sentire, in effetti ogni nostro pensiero è una sensazione.
Ogni volta che accendiamo un pensiero nel nostro cervello vengono prodotte delle sostanze chimiche le quali danno vita a delle sensazioni e reazioni specifiche nel corpo. Capiamo allora che il nostro corpo cresce negli anni abituato a delle sostanze chimiche che scorrono liberamente nel torrente sanguigno, a sua volta questo diventa mezzo di trasporto per circondare ogni cellula del corpo ed in ultimo raggiungere il cervello stesso; ne consegue che qualsiasi interruzione del regolare e costante flusso della composizione chimica nel nostro corpo risulterà fattore di disagio. Faremo allora pressochè qualunque cosa in nostro potere, sia consciamente che inconsciamente, sulla base di ciò che proviamo, per ristabilire quell'equilibrio chimico di cui eravamo abituati.
Ogni volta che accendiamo un pensiero produciamo varie sostanze chimiche. I tre mezzi attraverso cui comunichiamo chimicamente sono i neurotrasmettitori, i peptidi e gli ormoni.
Ogni volta che abbiamo un pensiero, i neurotrasmettitori lavorano nello spazio intersinaptico per attivare le reti neuronali connesse a quel particolare concetto o ricordo. Qualunque ricordo ha un elemento emozionale ad esso collegato che i peptidi riproducono chimicamente. L'ipotalamo produce tutta una serie di diversi peptidi, infatti esso possiede un laboratorio di ricette che accoglie ogni pensiero che accendiamo nel nostro cervello ed ogni emozione che sperimentiamo, e si serve dei peptidi per produrre una corrispondente firma chimica. E' questo il motivo per cui il cervello limbico (o cervello medio) lo descrivono come un cervello emozionale, egli è responsabile della produzione delle sostanze chimiche che avviano le nostre risposte ed i nostri pensieri emozionali.