venerdì 22 aprile 2011

Antidepressivi scioccanti: farmaci popolari legati all'attacco di cuore


Placche di Ateromi
 Tratto da: Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani

Una nuova ricerca collega i farmaci all'aumentato rischio di malattie cardiovascolari


In uno studio, primo nel suo genere, che ha coinvolto più di 500 gemelli maschi di mezza età, i ricercatori hanno trovato che coloro che hanno preso antidepressivi di qualsiasi tipo hanno presentato maggiori probabilità di avere un ispessimento dei rivestimenti interni delle arterie del collo rispetto al loro gemello che non aveva preso antidepressivi.
Secondo una dichiarazione scritta pubblicata sull’American College of Cardiology, a questo maggiore spessore sono associati l'infarto e l'ictus. Precedenti ricerche hanno collegato il rischio di malattia cardiovascolare alla depressione, ma non agli antidepressivi.
"C'è una chiara associazione tra questo ispessimento della carotide e l'assunzione di antidepressivi e questa tendenza è ancora più forte quando osserviamo le persone che stanno assumendo questi farmaci e sono più depresse” - ha detto nell'istruzione il capo ricercatore Dr. Amit Shah della Emory University, Atlanta. "Il fatto che non abbiamo visto un'associazione tra la depressione stessa e un ispessimento dell'arteria carotidea, rafforza la tesi che sia più probabile che gli antidepressivi più che la depressione stessa, stiano alla base di tale associazione."
Il Dr. Shah ha affermato che la connessione tra la salute del cuore e gli antidepressivi è poco conosciuta, aggiungendo che i farmaci possono aumentare i livelli di messaggeri chimici, come la serotonina e la norepineprina – che, a loro volta, potrebbero causare lo stringersi dei vasi sanguigni e l'aumentare della pressione sanguigna, il che rappresenta un fattore di rischio per l'arteriosclerosi.
In una conferenza stampa tenuta dopo che erano stati annunciati i risultati dello studio, il Dr. Shah ha detto che l'uso degli antidepressivi invecchia le arterie carotidee di circa quattro anni. La Dr.ssa Janet Wright, vicepresidente senior per la scienza e la qualità presso l’American College of Cardiology, ha detto di essere stata sorpresa dalla scoperta fatta, ma non era preoccupata del fatto che l'uso degli antidepressivi potesse contribuire in modo significativo all'infarto e all'ictus a livello nazionale.

Fonte: CBS News – 4 aprile 2011
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