sabato 19 febbraio 2011

Stare ad ascoltarti... Ma quanto mi costi?

Comunicare con le persone è per molti versi gratificante, ci permette di essere utili, di stringere belle amicizie, di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di coloro che si rivolgono a noi. Ma una cosa è certa: comunicare con le persone può risultare molto pesante sia dal punto di vista fisico, mentale ed emotivo.
John Maxwell nel suo libro Tutti Comunicano pochi si Connettono ci trasmette alcuni consigli utili a mantenere alto il nostro livello di energia. Egli ricorda che se non facciamo attenzione, una continua connessione con le persone può sottrarci talmente tanta energia da rischiare di lasciarci una riserva minima di forza, al punto da non permetterci di svolgere attività o funzioni indispensabili per la nostra vita privata. Ascoltare attentamente le persone richiede molta energia; quando non ci mettiamo della nostra energia ce ne accorgiamo subito: ci stanchiamo con facilità, sembra quasi che l'ascoltare dia fastidio. Chiunque di noi, anche se non svolge attività di conferenziere o leader sa benissimo che entrare in sintonia con gli altri necessita applicarsi e dare il meglio, altrimenti non possiamo riuscirci, ed anche questo richiede energia.
I provvedimenti che devono essere presi affinchè ciò non accada sono sostanzialmente due. In primo luogo cercare di bloccare le 'fughe di energia', identificando ed evitando tutto ciò che assorbe inutilmente la nostra forza. Un esempio è dato dall'attività di counseling, funzione questa molto impegnativa in cui la persona aiutata scarica sul consulente tutte le problematiche della sua esistenza, infatti stare ad ascoltare i problemi delle persone riesce a svuotare completamente la persona che ascolta. In questo caso entra in azione la capacità del professionista di saper gestire nei tempi e nei luoghi il suo cliente, cercando di non farsi coinvolgere eccessivamente dai suoi problemi e cercando di proporre e mantenere un corretto programma di lavoro da svolgersi insieme, gradualmente.
In secondo luogo quando siamo chiamati a svolgere la funzione di comunicatori, oratori, leadership, dobbiamo ricordare che è indispensabile ritagliare degli spazi di tempo per ricaricarci. In questo contesto possiamo trovare le attività più disparate. Maxwell ne cita alcune, frutto della sua esperienza di conferenziere, come potrebbe essere passeggiare in mezzo alla natura o rimanere da soli in riva al mare, fare sport, rimanere con la famiglia, leggere, ascoltare musica, e via dicendo.
Ma oltre a tutto cio, Maxwell ci ricorda che per realizzare qualunque impresa che abbia un minimo di valore, dobbiamo imparare a gestire e ad impiegare razionalmente la nostra energia. A tal riguardo sia gli artisti che gli atleti lo sanno molto bene e se vogliono resistere alle sollecitazioni a loro imposte, devono obbligatoriamente sottostare a questa legge naturale del ricaricarsi.
In generale quindi un consiglio adatto a tutti: cercare di capire quale attività ci ricarica le batterie e dopo averla trovata inserirla stabilmente nella proprio programma.
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