Nella vita quotidiana tutti noi sperimentiamo differenti stati di coscienza. Possiamo quindi sentirci particolarmente creativi, come se le idee continuassero a getto ad arrivarci senza fatica; sentirci insolitamente intuitivi, come se fossimo sicuri della realizzazione di un avvenimento, o particolarmente lucidi e razionali. Tutti gli stadi della nostra coscienza sono dovuti all'incessante attività elettrochimica del cervello, che si manifesta attraverso onde elettromagnetiche: appunto le onde cerebrali.
Fu lo svizzero H. Berger nel 1920 per primo ad applicare una serie di elettrodi sul capo, riuscendo così a registrare un tracciato elettroencefalografico (EEG) in cui si potevano osservare delle variazioni dell’attività cerebrale. Bisogna aspettare il 1929 per avere uno studio clinico più accurato in cui, attraverso un tracciato di EEG, diagnosticava una forma di epilessia e delle lesioni cerebrali. L’EEG permette quindi di rilevare con molta facilità ed immediatamente le variazioni dell’attività elettrica nel momento in cui queste si manifestano e variano.La frequenza di tali onde, calcolata in cicli al secondo, o Hertz (Hz), varia a seconda del tipo di attività in cui il cervello e' impegnato e può essere misurata con apparecchi elettronici. Gli studiosi di neuroscienze suddividono comunemente le onde in "quattro bande", che corrispondono a quattro fasce di frequenza e che riflettono le diverse attività del cervello.
Onde delta: Hanno una frequenza tra 0,5 e 4 Hz e sono associate al più profondo rilassamento psicofisico. Le onde cerebrali a minore frequenza sono quelle proprie della mente inconscia, del sonno senza sogni, dell'abbandono totale. Questa frequenza è tipica dei neonati, cioè dalla nascita a circa 2 anni. Anche se comunque questa è la frequenza predominante, sporadicamente i bambini possono presentare esposizioni a frequenze più elevate.
Onde theta: La loro frequenza e' tra i 4 ed i 8 Hz e sono proprie della mente impegnata in attività di immaginazione, visualizzazione, ispirazione creativa. Il sogno ad occhi aperti, la fase REM del sonno (cioè, quando si sogna). Nelle attività di veglia le onde theta sono il segno di una conoscenza intuitiva e di una capacità immaginativa radicata nel profondo. Genericamente vengono associate alla creatività e alle attitudini artistiche. Il bambino comincia a stabilizzarsi su queste frequenze tra i 2 ed i 6 anni. Grazie a queste frequenze, cioè delta e theta, i bambini possono caricare nel loro cervello una quantità elevata di dati; essi osservano attentamente il loro ambiente e ricevono la sapienza del mondo trasmessa loro dai genitori direttamente nella memoria subconscia. Il risultato è che il comportamento e le convinzioni dei genitori diventano quelli del bambino.
Onde alfa: Hanno una frequenza che varia da 8 a 14 Hz e sono associate a uno stato di coscienza vigile, ma rilassata. Nascono prevalentemente nella parte superiore del cervello, cioè nella regione della memoria, in quanto il subcosciente è basato sulla memoria. La mente, calma e ricettiva, è concentrata sulla soluzione di problemi esterni. Le onde alfa dominano nei momenti introspettivi, o in quelli in cui più acuta è la concentrazione per raggiungere un obiettivo preciso. Dai 6 ai 12 anni il bambino è meno esposto alla programmazione esterna grazie alla presenza di queste onde In questa fascia di ètà inizia a costituirsi la consapevolezza del Sè.
Onde beta: Hanno una frequenza che varia da 14 a 30 Hz e sono associate alle normali attività di veglia, quando siamo concentrati sugli stimoli esterni. Esse nascono nel centro dei sensi e dei muscoli del cervello che la mente cosciente governa. Le onde beta sono infatti alla base delle nostre fondamentali attività di sopravvivenza, di ordinamento, di selezione e valutazione degli stimoli che provengono dal mondo che ci circonda. Per esempio, leggendo queste righe il vostro cervello sta producendo onde beta. Esse, poi, ci permettono la reazione più veloce e l'esecuzione rapida di azioni. Nei momenti di stress o di ansia le onde beta ci danno la possibilità di tenere sotto controllo la situazione. Dai 12 anni in su abbiamo periodi sempre più prolungati di frequenza di onde beta.
Alle onde beta di possono aggiungere le onde gamma, le ultime scoperte, che oltrepassano i 35 Hz; queste si possono attribuire agli stati prolungati di particolari prestazioni impegnative come pilotare un aereo in fase di atterraggio o giocare a tennis alle prese con una raffica di più palline.
Fu lo svizzero H. Berger nel 1920 per primo ad applicare una serie di elettrodi sul capo, riuscendo così a registrare un tracciato elettroencefalografico (EEG) in cui si potevano osservare delle variazioni dell’attività cerebrale. Bisogna aspettare il 1929 per avere uno studio clinico più accurato in cui, attraverso un tracciato di EEG, diagnosticava una forma di epilessia e delle lesioni cerebrali. L’EEG permette quindi di rilevare con molta facilità ed immediatamente le variazioni dell’attività elettrica nel momento in cui queste si manifestano e variano.La frequenza di tali onde, calcolata in cicli al secondo, o Hertz (Hz), varia a seconda del tipo di attività in cui il cervello e' impegnato e può essere misurata con apparecchi elettronici. Gli studiosi di neuroscienze suddividono comunemente le onde in "quattro bande", che corrispondono a quattro fasce di frequenza e che riflettono le diverse attività del cervello.
Onde delta: Hanno una frequenza tra 0,5 e 4 Hz e sono associate al più profondo rilassamento psicofisico. Le onde cerebrali a minore frequenza sono quelle proprie della mente inconscia, del sonno senza sogni, dell'abbandono totale. Questa frequenza è tipica dei neonati, cioè dalla nascita a circa 2 anni. Anche se comunque questa è la frequenza predominante, sporadicamente i bambini possono presentare esposizioni a frequenze più elevate.
Onde theta: La loro frequenza e' tra i 4 ed i 8 Hz e sono proprie della mente impegnata in attività di immaginazione, visualizzazione, ispirazione creativa. Il sogno ad occhi aperti, la fase REM del sonno (cioè, quando si sogna). Nelle attività di veglia le onde theta sono il segno di una conoscenza intuitiva e di una capacità immaginativa radicata nel profondo. Genericamente vengono associate alla creatività e alle attitudini artistiche. Il bambino comincia a stabilizzarsi su queste frequenze tra i 2 ed i 6 anni. Grazie a queste frequenze, cioè delta e theta, i bambini possono caricare nel loro cervello una quantità elevata di dati; essi osservano attentamente il loro ambiente e ricevono la sapienza del mondo trasmessa loro dai genitori direttamente nella memoria subconscia. Il risultato è che il comportamento e le convinzioni dei genitori diventano quelli del bambino.
Onde alfa: Hanno una frequenza che varia da 8 a 14 Hz e sono associate a uno stato di coscienza vigile, ma rilassata. Nascono prevalentemente nella parte superiore del cervello, cioè nella regione della memoria, in quanto il subcosciente è basato sulla memoria. La mente, calma e ricettiva, è concentrata sulla soluzione di problemi esterni. Le onde alfa dominano nei momenti introspettivi, o in quelli in cui più acuta è la concentrazione per raggiungere un obiettivo preciso. Dai 6 ai 12 anni il bambino è meno esposto alla programmazione esterna grazie alla presenza di queste onde In questa fascia di ètà inizia a costituirsi la consapevolezza del Sè.
Onde beta: Hanno una frequenza che varia da 14 a 30 Hz e sono associate alle normali attività di veglia, quando siamo concentrati sugli stimoli esterni. Esse nascono nel centro dei sensi e dei muscoli del cervello che la mente cosciente governa. Le onde beta sono infatti alla base delle nostre fondamentali attività di sopravvivenza, di ordinamento, di selezione e valutazione degli stimoli che provengono dal mondo che ci circonda. Per esempio, leggendo queste righe il vostro cervello sta producendo onde beta. Esse, poi, ci permettono la reazione più veloce e l'esecuzione rapida di azioni. Nei momenti di stress o di ansia le onde beta ci danno la possibilità di tenere sotto controllo la situazione. Dai 12 anni in su abbiamo periodi sempre più prolungati di frequenza di onde beta.
Alle onde beta di possono aggiungere le onde gamma, le ultime scoperte, che oltrepassano i 35 Hz; queste si possono attribuire agli stati prolungati di particolari prestazioni impegnative come pilotare un aereo in fase di atterraggio o giocare a tennis alle prese con una raffica di più palline.