Vi sono delle osservazioni fatte dal dr. Lipton nel suo libro La Biologia delle Credenze in riguardo alla presunta influenza dei geni nella nostra vita che ci fanno riflettere profondamente. Oggi si è convinti che i geni abbiamo il controllo della nostra vita, e di non avere voce in capitolo sugli stessi che ci sono stati rifilati alla nascita; ciò porta ad una arrendevole scusante per essere considerati vittime dell’ereditarietà. “Non accusarmi per un lavoro… non è colpa mia se ho finito in ritardo… è genetico!”.
La cosiddetta ‘Era della Genetica’, portata avanti dalla propaganda dei media, ci vuole far credere che siamo stati programmati ad accettare l’idea di essere soggetti al potere dei nostri geni, addirittura il mondo è pieno di persone che vivono nel terrore che, quando meno se lo aspettano, i geni si rivolteranno contro di loro. Basti pensare che molti credono addirittura di essere delle ‘bombe ad orologeria’ e stanno lì ad aspettare che il cancro esploda nella loro vita come era esploso nella vita della loro madre, fratello, sorella o altro legame parentale. In buona sostanza milioni di persone attribuiscono i loro problemi di salute non ad una combinazione di cause mentali, fisiche, emotive o spirituali, ma semplicemente all’inefficienza dei loro meccanismi biochimici regolati dai geni. Al riguardo basti pensare all’utilizzo di farmaci per correggere ipotetici ‘squilibri chimici’ di giovani irrequieti, piuttosto che affrontare con realismo ciò che sta accadendo nel corpo e nella mente di un bambino, magari sofferente per la condizione conflittuale in seno alla vita dei genitori.
Ovviamente è doveroso precisare che di fronte a malattie quali la talassemia beta, la corea di Huntington o la fibrosi cistica, siano esse da attribuirsi ad un unico gene difettoso, ma è anche doveroso precisare che malattie dovute ad un errore genetico colpiscono meno del 2% della popolazione; la stragrande maggioranza del genere umano viene al mondo con un patrimonio genetico adatto a vivere una vita sana e felice. Ormai si è capito che malattie che rappresentano i flagelli del nostro tempo come le malattie cardiovascolari, il diabete ed il cancro, mandando in cortocircuito una vita in buone condizioni, non sono causa di un gene, ma da complesse interazioni di molteplici fattori genetici ed ambientali.
Spesso assistiamo all’annuncio della scoperta di un gene per qualunque cosa, dalla depressione alla schizofrenia, ma se analizziamo attentamente la notizia scopriamo che la medicina ha identificato delle correlazioni tra molti geni ed altrettante malattie, raramente scopre un singolo gene causa di un carattere o una malattia. Geni specifici sono in relazione al comportamento ed ai caratteri di un organismo, ma questi geni non si attivano fino a quando qualcosa non li fa scattare. Il dr. Lipton riporta lo studio condotto nel 1990 “Metafore e ruolo dei geni e sviluppo” (Nijhout, 1990) in cui si comprende che l’idea che i geni controllino la biologia è un’ipotesi che non è mai stata provata, anzi, è stata messa in dubbio dalla ricerca più recente.
La cosiddetta ‘Era della Genetica’, portata avanti dalla propaganda dei media, ci vuole far credere che siamo stati programmati ad accettare l’idea di essere soggetti al potere dei nostri geni, addirittura il mondo è pieno di persone che vivono nel terrore che, quando meno se lo aspettano, i geni si rivolteranno contro di loro. Basti pensare che molti credono addirittura di essere delle ‘bombe ad orologeria’ e stanno lì ad aspettare che il cancro esploda nella loro vita come era esploso nella vita della loro madre, fratello, sorella o altro legame parentale. In buona sostanza milioni di persone attribuiscono i loro problemi di salute non ad una combinazione di cause mentali, fisiche, emotive o spirituali, ma semplicemente all’inefficienza dei loro meccanismi biochimici regolati dai geni. Al riguardo basti pensare all’utilizzo di farmaci per correggere ipotetici ‘squilibri chimici’ di giovani irrequieti, piuttosto che affrontare con realismo ciò che sta accadendo nel corpo e nella mente di un bambino, magari sofferente per la condizione conflittuale in seno alla vita dei genitori.
Ovviamente è doveroso precisare che di fronte a malattie quali la talassemia beta, la corea di Huntington o la fibrosi cistica, siano esse da attribuirsi ad un unico gene difettoso, ma è anche doveroso precisare che malattie dovute ad un errore genetico colpiscono meno del 2% della popolazione; la stragrande maggioranza del genere umano viene al mondo con un patrimonio genetico adatto a vivere una vita sana e felice. Ormai si è capito che malattie che rappresentano i flagelli del nostro tempo come le malattie cardiovascolari, il diabete ed il cancro, mandando in cortocircuito una vita in buone condizioni, non sono causa di un gene, ma da complesse interazioni di molteplici fattori genetici ed ambientali.
Spesso assistiamo all’annuncio della scoperta di un gene per qualunque cosa, dalla depressione alla schizofrenia, ma se analizziamo attentamente la notizia scopriamo che la medicina ha identificato delle correlazioni tra molti geni ed altrettante malattie, raramente scopre un singolo gene causa di un carattere o una malattia. Geni specifici sono in relazione al comportamento ed ai caratteri di un organismo, ma questi geni non si attivano fino a quando qualcosa non li fa scattare. Il dr. Lipton riporta lo studio condotto nel 1990 “Metafore e ruolo dei geni e sviluppo” (Nijhout, 1990) in cui si comprende che l’idea che i geni controllino la biologia è un’ipotesi che non è mai stata provata, anzi, è stata messa in dubbio dalla ricerca più recente.