Uno dei motivi per cui le scienze psicoterapeutiche vengono accusate di mancanza di basi scientifiche, e molte delle ragioni di tanto disaccordo in questo campo si possono far risalire al fatto che non si è giunti ad una unità fondamentale per lo studio e l'osservazione. Eric Berne, di sicuro definibile come il padre dell'Analisi Transazionale, ha isolato e definito l'unità scientifica fondamentale con queste parole: "L'unità di rapporto sociale si chiama TRANSAZIONE. Se due o più persone si incontrano in un contesto sociale, prima o poi qualcuno si deciderà a parlare o a dare segno, in qualche modo, di essersi accorto della presenza altrui. Questo è lo STIMOLO TRANSAZIONALE. L'altro, o gli altri, diranno o faranno qualcosa che sarà in qualche modo in rapporto con lo stimolo: questa è la REAZIONE TRANSAZIONALE".
L'Analisi Transazionale un è metodo che permette di esaminare questa transazione in cui "Io faccio qualcosa e tu reagisci in qualche modo" e determinare quale componente della natura molteplice dell'individuo si mette in luce.
L'Analisi Transazionale è inoltre il metodo per dare un assetto sistematico alle informazioni tratte dall'analisi delle transazioni, ricorrendo a termini che hanno lo stesso significato per tutti coloro che li impiegano. Tale terminologia rappresenta uno degli sviluppi più importanti del sistema.
Durante le fasi iniziali dell'elaborazione dell'Analisi Transazionale il dr. Berne ebbe a notare che se osserviamo o ascoltiamo le persone, possiamo assistere a dei cambiamenti, dei mutamenti completi che interessano in maniera simultanea l'espressione del volto, il gesticolare, il linguaggio, l'atteggiamento e le funzioni fisiche come palpitazioni cardiache, maggiore frequenza respiratoria. Per fare un esempio pratico possiamo osservare l'uomo che impallidisce e si mette a tremare nell'apprendere la notizia di un insuccesso commerciale, o la madre che impietrisce il suo volto allorchè la figlia la contraddice.
Quando iniziò ad elaborare l'Analisi Transazionale, Berne si pose degli interrogativi: l'individuo che subisce tali interrogativi rimane sempre la stessa persona, parlando ovviamente in termini puramente fisici come struttura ossea o pelle, quindi, cosa cambia dentro di lui? e quali sono i punti di partenza e di arrivo nel cambiamento? Gli studi e le ricerche di Berne portarono a capire che ogni essere umano manifesta tre stati d'essere: genitore, adulto e bambino. Se prendiamo ad esempio lo stato 'genitore', egli notava in alcuni suoi pazienti che essi manifestavano questo stato caratterizzato da un comportamento che era una riproduzione di ciò che il paziente aveva visto o udito fare da parte dei propri genitori durante l'infanzia. Le sue continue osservazioni l'hanno portato a capire che questi tre stati esistono in ogni essere umano; è come se ciascuno recasse in sé una personalità infantile di quando aveva tre anni, come una personalità tipicamente genitoriale (ognuno porta dentro di sé anche i propri genitori) data dalla registrazione a livello cerebrale di esperienze concrete di avvenimenti interni ed esterni, i più significativi dei quali risalgono ai primi cinque anni di vita; in ultimo è riscontrabile un terzo stato, nettamente differente dai primi due, identificato come lo stato in cui la logica e la razionalità non si lasciano coinvolgere dalla componente tipicamente emozionale dei primi due, chiamata appunto adulto.