Il 10 luglio si è commemorata la nascita di Nikola Tesla, fisico, inventore ed ingegnere serbo naturalizzato statunitense. È conosciuto soprattutto per il suo rivoluzionario lavoro e i suoi numerosi contributi nel campo dell’elettromagnetismo tra la fine dell’ottocento e gli inizi del novecento.
I suoi brevetti ed il suo lavoro teorico formano la base del moderno sistema elettrico a corrente alternata, compresa la distribuzione elettrica polifase ed i motori a corrente alternata, con i quali ha contribuito alla nascita della seconda rivoluzione industriale.
Negli Stati Uniti Tesla fu tra gli scienziati e inventori più famosi, anche nella cultura popolare. Dopo la sua dimostrazione di comunicazione senza fili nel 1893, e dopo essere stato il vincitore della cosiddetta "guerra delle correnti” insieme a George Westinghouse contro Thomal A. Edison fu riconosciuto come uno dei più grandi ingegneri elettrici americani. Molti dei suoi primi studi si rivelarono anticipatori della moderna ingegneria elettrica, e diverse sue invenzioni rappresentarono importanti innovazioni.
Nel 1943 una sentenza della Corte Suprema degli Stati Unigli gli attribuì la paternità (sul suolo statunitense) di alcuni brevetti usati per la trasmissione di informazioni via onde radio.
Avendo sempre trascurato l'aspetto finanziario, Tesla morì povero e dimenticato all'età di 87 anni.
Quella che segue è parte di un’intervista a Massimo Teodorani, astrofisico di Cesena ed autore del libro ‘Tesla – lampo di genio’ ed.Macro, intervista riportata sullo stesso sito della casa editrice.
Tra pochi giorni ricorre l'anniversario della nascita di Nikola Tesla. Possiamo dire che Tesla è senza dubbio lo scienziato più sottovalutato di tutti i tempi?
I suoi brevetti ed il suo lavoro teorico formano la base del moderno sistema elettrico a corrente alternata, compresa la distribuzione elettrica polifase ed i motori a corrente alternata, con i quali ha contribuito alla nascita della seconda rivoluzione industriale.
Negli Stati Uniti Tesla fu tra gli scienziati e inventori più famosi, anche nella cultura popolare. Dopo la sua dimostrazione di comunicazione senza fili nel 1893, e dopo essere stato il vincitore della cosiddetta "guerra delle correnti” insieme a George Westinghouse contro Thomal A. Edison fu riconosciuto come uno dei più grandi ingegneri elettrici americani. Molti dei suoi primi studi si rivelarono anticipatori della moderna ingegneria elettrica, e diverse sue invenzioni rappresentarono importanti innovazioni.
Nel 1943 una sentenza della Corte Suprema degli Stati Unigli gli attribuì la paternità (sul suolo statunitense) di alcuni brevetti usati per la trasmissione di informazioni via onde radio.
Avendo sempre trascurato l'aspetto finanziario, Tesla morì povero e dimenticato all'età di 87 anni.
Quella che segue è parte di un’intervista a Massimo Teodorani, astrofisico di Cesena ed autore del libro ‘Tesla – lampo di genio’ ed.Macro, intervista riportata sullo stesso sito della casa editrice.
Tra pochi giorni ricorre l'anniversario della nascita di Nikola Tesla. Possiamo dire che Tesla è senza dubbio lo scienziato più sottovalutato di tutti i tempi?
Non sarei così radicale in questa affermazione. E’ stato certamente – e, se si vuole, “colpevolmente” – un po’ troppo poco menzionato dalle istituzioni accademiche ufficiali, se non per la sua invenzione della corrente alternata (da cui sono poi derivate moltissime delle sue successive invenzioni) e per l’unità di misura dell’induzione magnetica che porta il suo nome. Volendo giudicare la cosa in termini del tutto realistici ritengo che la ragione di questo sia dovuta a due fattori principalmente. Il primo fattore – che è il più importante solo in apparenza – è certamente l’atteggiamento di supponenza, pregiudizio irrazionale e deliberato sospetto di molti accademici tradizionalisti, ben poco propensi ad accettare di prendere in esame teorie del tutto nuove. Ma soprattutto, dietro a questa parte degli accademici ritengo possa esserci l’establishment economico-capitalista che sicuramente non vede di buon occhio la possibile applicazione su larga scala di metodi di produzione dell’energia che potrebbero essere in urto frontale contro il business attuale del petrolio e di altri sistemi convenzionali di approvvigionamento dell’energia che, oltre ad aver massacrato l’equilibrio ecologico, hanno riempito da sempre le tasche di chi tira le fila. Il secondo fattore è, senza alcun dubbio, dovuto a Tesla stesso, il quale, pur essendone capace, è sempre stato poco propenso ad adottare la metodologia matematica nella presentazione ufficiale delle sue teorie, il che era senza dubbio una grave lacuna e uno sbaglio di strategia da parte sua, dal momento che la scienza per essere realmente condivisa e controllata richiede che ci si attenga ai protocolli standard di comunicazione dei risultati, cosa che io stesso condivido. Inoltre lui, seppur in buona fede, fece l’errore madornale di coinvolgere troppo il grande pubblico nelle sue scoperte. E’ un fatto assodato – ma da lui infantilmente trascurato – che larga parte della gente di tutti i luoghi e tutte le ere è sempre stata totalmente impreparata nel metodo scientifico e, conseguentemente, in una corretta interpretazione dei risultati, con il serio rischio di propagare poi le ricerche di Tesla in maniera del tutto scorretta e screditante. Questa è stata, a mio parere, la principale colpa/ingenuità di quello che era nei fatti un grande scienziato.