martedì 22 giugno 2010

La percezione della nostra vita: il paradigma


(informazioni tratte dal libro ‘Il Successo non capita per caso’ del dr. Lair Ribeiro)
Uno dei modelli più utilizzati per spiegare come gli individui percepiscono un determinato avvenimento o stato è l’esempio del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto; effettivamente alcuni percepiscono il bicchiere nelle due rispettive condizioni. Una cosa comunque è certa, e cioè che il bicchiere è esattamente lo stesso nelle rispettive situazioni, ciò che cambia invece è la percezione che se ne può avere. Quando percepiamo la nostra vita ed in modo particolare quando parliamo della felicità, l’atteggiamento che abbiamo in relazione a ciò che accade nella vita stessa è molto importante in quanto ciò che conta non è esattamente quello che accade, ma bensì come noi rispondiamo agli avvenimenti. È indubbio che la vita ci presenta momenti felici e momenti tristi; il modo in cui approfittiamo delle circostanze di ciascuno di quei momenti dipende solo da noi, e da qui sta il segreto della felicità.
Nella Programmazione Neuro Linguistica si parla spesso di paradigmi. Letteralmente questo termine significa modello, archètipo. Nel contesto della PNL il paradigma è la forma in cui l’essere umano percepisce il suo mondo. Al riguardo si potrebbero fare moltissimi esempi per descrivere un paradigma, o modello di vita. Si pensi a come viene considerata l’ospitalità in Alaska: l’ospite deve passare la prima notte con la moglie del padrone di casa, il rifiuto è considerato un affronto! Ben diversa invece la situazione nei paesi arabi; in alcuni paesi addirittura guardare in viso una donna potrebbe essere interpretato come affronto. Quale sia l’atteggiamento corretto dipenderà dal nostro paradigma, attraverso il quale noi diamo un giudizio.
Questo fenomeno lo si può trasportare anche nel mondo della scienza e della ricerca. Non tutto quello che sappiamo ha una spiegazione scientifica; non tutto quello che la scienza è in grado di spiegare oggi avrà un valore assoluto anche domani. Un esempio emblematico di paradigma nel mondo della scienza fu la scoperta di Galileo Galilei: affermare che il sole era al centro del sistema solare e la terra gli girava intorno. Per andare contro il paradigma di quel tempo Galileo Galilei finì addirittura in carcere. Un altro esempio più vicino ai giorni d’oggi sono le scoperte del grande fisico Albert Einstein il quale andò ad invalidare buona parte della fisica newtoniana. Terapeuti esperti in PNL riescono a risolvere una fobia in circa cinque minuti quando invece la normale psicanalisi sostiene che ci vogliono mesi, se non anni. Sono particolarmente vere le parole del dr. William James: un’idea nuova viene prima condannata perché ridicola, poi dimenticata perché banale e per essere alla fine accettata e finalmente entrare a far parte della cultura generale (e diremmo noi , diventare un paradigma!).
Mark Twain disse che quando l’unico strumento che abbiamo nelle mani è un martello, pensiamo che ogni problema che si presenta nella nostra vita sia un chiodo! Questo concetto viene applicato in quasi tutte le professioni. Pensiamo ad esempio a come un chirurgo affronta una determinata patologia, nella maggioranza dei casi, nell’ambito della sua specializzazione, tenterà di risolverla con la chirurgia, ben difficilmente accetterà che esista un’altra possibilità; la stessa cosa avviene con la psicanalisi, l’esempio accennato prima dimostra che il paradigma, il modello della percezione della vita, condiziona le scelte e le opinioni delle persone.
Thomas Kuhn, è stato uno storico della scienza e scrisse ‘La struttura delle rivoluzioni scientifiche’, la sua opera più celebre e conosciuta. Kuhn sosteneva che la scienza invece di progredire gradualmente verso la verità è soggetta a rivoluzioni periodiche che egli chiama ‘slittamenti di paradigma’. Dopo aver analizzato le scoperte scientifiche degli ultimi 400 anni era giunto alla conclusione che quando uno scienziato incontra un dato privo di senso all’interno di un paradigma, ci sono due possibilità: o ignora quel dato, o tenta di inquadrarlo nel paradigma vigente; la terza opzione, e cioè mettere in discussione il paradigma e trasformarlo, è quella seguita dai pochi scienziati che emergono e contribuiscono in modo decisivo al progresso dell’umanità.
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