lunedì 26 aprile 2010

Le Mappe Mentali: cosa sono

La Mappa Mentale può essere definita come ‘la rappresentazione grafica di ciò che noi pensiamo’. Questa dichiarazione è ovviamente molto semplicistica e sicuramente non risponde alla domanda posta all’inizio di questo capitolo. Per poter far questo è necessario focalizzarci proprio sul termine ‘rappresentazione’. Infatti la mappa mentale è innanzi tutto un sistema rappresentazionale del nostro pensiero. Attraverso una rappresentazione grafica abbiamo la possibilità di utilizzare l’emisfero destro e l’emisfero sinistro. Attraverso l’unione di questi due elementi, uniremo il prodotto dell’emisfero sinistro, deputato all’analisi logica di un pensiero, ed il prodotto dell’emisfero destro, deputato alla componente creativa.
Approfondiamo ora il concetto di ‘sistema rappresentazionale’. Diciamo innanzi tutto che esso è la prerogativa di ogni essere umano, infatti ognuno di noi ha la capacità di rappresentare dentro di sé ciò che pensa, ciò che crede, ciò che vede, ciò che sente. Come lo fa? Attraverso tre canali d’ingresso attraverso i quali si possono registrare le informazioni che provengono dal di fuori: il visivo, l’auditivo ed il cenestesico. Non dimentichiamo, infatti, che ogni individuo percepisce una sua realtà sulla base delle proprie credenze, dei propri valori, delle proprie esperienze vissute fino al momento in cui riceve un’informazione. Ciò dimostra che ogni essere umano, nel momento in cui lo osserviamo, interpreta la realtà in un determinato modo; questa è sua, sicuramente differente da ogni altro essere umano presente, in quel momento, sulla faccia della terra. Il più delle volte l’incapacità di essere capiti o capire, l’impossibilità di accettare o essere accettati, nasce proprio da questa condizione: differenti modi di interpretare e quindi vivere la realtà. Tutto ciò fa capire che la realtà è soggettiva ed ognuno di noi la crea in funzione del proprio pensiero.
Le Mappe Mentali sono uno strumento estremamente creativo, infatti attraverso l’immaginazione si ha una gestione delle informazioni senza passare per l’elaborazione di traduzione delle idee in vocaboli mediante il riepilogo, la costruzione linguistica e le norme grammaticali della lingua. Le Mappe Mentali hanno come fattore principale la regola del pensiero associativo, che è poi il sistema con cui la mente umana processa le informazioni. In buona sostanza il cervello riceve un’informazione, questa viene associata ad un’altra già presente nella memoria, generando così la rappresentazione di una realtà, nata a sua volta dalle componenti del sistema rappresentazionale. Il pensiero associativo quindi è l’insieme di connessioni neuronali attraverso sinapsi per la registrazione di immagini, emozioni, pensieri, percezioni. Con la Mappa Mentale noi dialoghiamo nella stessa lingua del cervello, attingendo informazioni o fornendo dati immediatamente pronti per essere immagazzinati; in questo modo si eliminano tutte le fasi di decodificazione ed interpretazione delle informazioni.
Dopo aver analizzato il sistema rappresentazionale e il meccanismo del pensiero associativo, soffermiamoci sul concetto del pensiero radiante. Per comprendere questo concetto esaminiamo la funzionalità del computer. Il microprocessore di un elaboratore elettronico lavora in una sola maniera: in modo lineare e sequenziale; questi è in grado di leggere, elaborare e scrivere informazioni in una memoria o verso altri dispositivi digitali. Il cervello umano lavoro in modo radiante, quasi esplosivo. I pensieri non seguono mai una direzione lineare, tanto meno logica; essendo radianti sono il prodotto di circa un milione di successioni chimiche che hanno luogo ogni secondo a livello neuronale. I pensieri, in pratica, seguono più direzioni simultaneamente, rimbalzando da un neurone all’altro per poi ritornare al flusso di partenza. Questo concetto è indispensabile per dare vita al pensiero associativo, indispensabile per la rappresentazione della nostra realtà.
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