mercoledì 7 aprile 2010

Era un buon insegnante?

Vi invito a ritornare indietro nel tempo, questo invito peraltro è rivolto a coloro che da ormai alcuni anni hanno terminato la loro formazione scolastica, sia essa professionale, secondaria o universitaria. Se vi chiedessi di ricordare i vostri insegnanti, probabilmente alcuni di voi non ricorderanno esattamente il loro cognome, ma sicuramente rivivranno ore estenuanti in cui l’insegnante, seppur molto preparato, non è riuscito a farvi amare la materia da lui insegnata. Di contro ricorderete quell’insegnante che probabilmente ha cambiato la vostra vita; attraverso il suo insegnamento è riuscito a farmi amare talmente la sua disciplina da segnare la vostra vita, facendovi scegliere addirittura la vostra attuale professione.
Essere insegnanti è in effetti un’attività molto gratificante, ma nella stessa misura non sempre facile. Cosa distingue allora un buon insegnate da uno scadente? Essenzialmente la sua capacità di comunicare! Purtroppo la maggior parte degli insegnati, o formatori, è molto preparato o comunque conosce la materia di insegnamento alla perfezione, anche perché la insegna da ormai da molti anni, ma purtroppo non conosce affatto i propri allievi, ignorando completamente come questi elaborano le informazioni. In pratica non conoscono i loro sistemi rappresentativi né come operano le loro menti. Molti insegnanti sostengono che dal momento che essi conoscono la materia d’insegnamento, ogni limitatezza in fatto di comunicazione sia da attribuirsi unicamente agli studenti i quali, a dir loro, sono incapaci di apprendere.
Molti insegnanti sanno istintivamente come comunicare con i propri allievi, al punto da lanciare ‘messaggi’ che vengono captati immediatamente dagli studenti. Altri invece devono imparare a comunicare. La PNL (programmazione neuro linguistica) fornisce moltissimi elementi per far funzionare il sistema didattico. Al riguardo esaminiamo da vicino il concetto di Sistema Rappresentazionale che sta alla base di una buona ed efficace comunicazione.
Si deve premettere che ogni individuo ha un suo sistema per rappresentare la propria realtà. Infatti il sistema rappresentazionale è il canale attraverso il quale rappresentiamo dentro di noi le informazioni. I tre principali canali sono: uditivo, visivo e cenestesico. Ogni persona comunque ha il propria sistema rappresentazionale primario, cioè quel sistema che preferisce utilizzare per rappresentare le informazioni dentro di sé. Questo sistema primario contraddistingue la persona al punto da determinarne aspetti caratteriali e capacità di apprendimento. Un esempio per capire questo concetto: alcune persone apprendono meglio leggendo libri anziché seguire una lezione, queste sono primariamente visive e meno uditive; di contro vediamo soggetti che ciò che ascoltano lo memorizzano meglio anziché leggerlo, riescono addirittura ascoltando attentamente una lezione ad apprendere meglio che leggere un manuale, queste sono prevalentemente uditive. Le persone cenestesiche invece interpretano la realtà attraverso le sensazioni e le emozioni: una lezione in cui vi sia sentimento, espressioni ricche di emotività vengono recepite al punto da non essere più dimenticate da un cenestesico.
Chi è allora il buon insegnate? Sulla base di quanto abbiamo detto colui che riesce a trasmettere informazioni in cui siano contenuti messaggi visivi, uditivi e cenestesici. Non dimentichiamo che il significato della comunicazione è la risposta che viene evocata, quindi la responsabilità in fatto di comunicazione è di colui che comunica, non di colui che ascolta.
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