Alla nascita i più importanti movimenti del bambino sono i riflessi: movimenti automatici in risposta a stimoli specifici. I riflessi più importanti sono le risposte di ricerca, suzione e deglutizione. Se si tocca lievemente la guancia di un neonato, egli volta il capo in modo che l'oggetto raggiunga le sue labbra (risposta di ricerca). Se l'oggetto ha le dimensioni, la tessitura e la temperatura appropriate, il neonato apre la bocca e comincia a succhiare. A quanto pare questi riflessi sono importantissimi per la sopravvivenza del bambino. Un neonato alimentato artificialmente, ad esempio con il poppatoio, non ha bisogno della risposta di ricerca per mangiare, poiché la tettarella viene introdotta direttamente nella sua bocca. Quindi questi comportamenti, come il sorriso ed il pianto, sono molto importanti per lo sviluppo sociale del bambino.
Un neonato può anche rispondere a stimoli nocivi ritraendosi, ma questi riflessi tendono ad essere piuttosto diffusi; un bambino più grandicello ritrarrà il braccio se la mano va a contatto con un corpo molto caldo o acuminato, ma il riflesso di ritrazione di un bambino piccolo è privo di tale precisione, infatti l'intero corpo partecipa al movimento. Poiché i movimenti organizzati del bambino piccolo sono così limitati, egli deve dipendere dall'intervento degli adulti che lo protegga da danni e gli fornisca gli alimenti per la sua sopravvivenza.
Lo sviluppo motorio normale segue un modulo distinto, benché i singoli bambini progrediscano con velocità differente.
Nello sviluppo di un buon controllo motorio spiccano due tendenze generali, e cioè lo sviluppo cefalocaudale e lo sviluppo prossimodistale. Il termine cefalocaudale (dal capo alla coda) si riferisce al fatto che un bambino apprende a controllare per primi i movimenti della parte superiore del capo. In effetti il neonato ha un discreto controllo dei movimenti oculari, e la presenza delle risposte di ricerca, suzione e deglutizione dimostra un controllo di alcuni movimenti del capo, delle labbra, della lingua e della gola. Il termine prossimodistale (da vicino a lontano) si riferisce al fatto che il bambino piccolo è in grado di controllare le proprie braccia molto tempo prima di essere in grado di controllare le mani e le dita.
Lo sviluppo delle abilità motorie richiede due condizioni determinanti: la maturazione del sistema nervoso e molta pratica. Come ben sappiamo, lo sviluppo dell'encefalo non è completo alla nascita, infatti una notevole quantità di accrescimento avviene durante i primi mesi, in realtà c'è da dire che alcune modificazioni sono ancora in atto nel primo periodo dell'età adulta.
Ma lo sviluppo motorio non è semplicemente una questione di utilizzazione di differenti sistemi neuromuscolari via via che si sviluppano. Invece, lo sviluppo fisico del sistema nervoso dipende, in larga misura, dai movimenti che il bambino compie mentre interagisce con l'ambiente. I movimenti del bambino influenzano notevolmente lo sviluppo del suo sistema nervoso.
Un bambino normale in un ambiente stimolante e non restrittivo eserciterà le proprie abilità motorie in sviluppo. Ciò implica solitamente un duro lavoro da parte sua, infatti egli deve compiere un vero e proprio sforzo per impadronirsi di nuove abilità. Un buon esempio al riguardo è l'energia che il bambino spende per apprendere a camminare. Al termine del suo primo anno di vita un bambino è in grado di trasferirsi da un luogo all'altro con grande efficienza camminando carponi. Però egli comincia presto a sforzarsi di stare in piedi e compiere alcuni passi. Se tenta di andare da qualche parte velocemente, cade e cammina a carponi; ma se va esplorando più lentamente, prova a camminare, anche se questo mezzo di locomozione è lento, noioso, e punteggiato da frequenti cadute. Per il bambino, impadronirsi dell'abilità di camminare sembra servire la propria ricompensa.