giovedì 19 agosto 2010

I paradossi dell’effetto placebo

Continuiamo ad analizzare le interessanti osservazioni fatte dal dr. Lipton nel suo libro La Biologia delle Credenze in riguardo all’effetto placebo. È interessante la sua osservazione quando afferma che nel momento in cui un medico prescrive una cura, di norma i pazienti credono che la cura funzioni, indipendentemente dal fatto che sia un farmaco che una pastiglia di zucchero.
Anche se la domanda ‘come’ funzioni il placebo è stata di fatto ignorata dalla medicina, recentemente alcuni ricercatori tradizionalisti hanno rivolto l’attenzione a questo fatto. I risultati delle ricerche rivelano che non soltanto le strampalate cure ottocentesce a favore dell’effetto placebo, ma anche la sofisticata tecnologia della medicina moderna, incluso il più concreto degli strumenti, la chirurgia.
Uno studio della Baylor School of Medicine pubblicato nel 2002 sul New England Journal of Medicine ha valutato gli interventi chirurgici su pazienti affetti da gravi dolori alle ginocchia (Moseley et al. 2002). Il principale autore dello studio, il dr. Bruce Moseley, sapeva che la chirurgia del ginocchio è efficace ma che soprattutto in questa disciplina non esiste l’effetto placebo, ma lo studio mirava a stabilire l’aspetto più efficace dell’intervento chirurgico. I pazienti vennero divisi in tre gruppi. Nel primo il chirurgo raschiò la cartilagine del ginocchio danneggiata, nel secondo mise a nudo l’articolazione eliminando il materiale ritenuto la causa dell’infiammazione, da notare che entrambi sono interventi classici per la cura dell’osteoartrite del ginocchio. Il terzo gruppo, invece, fu sottoposto ad un ‘finto’ intervento al ginocchio; in pratica il paziente venne anestetizzato, il chirurgo fece tre incisioni di routine, parlò ed agì come avrebbe fatto durante un intervento vero, spruzzò persino dell’acqua salata per stimolare i suoni del lavaggio del ginocchio. Dopo quaranta minuti ricucì le incisioni come se avesse completato l’intervento. Ai tre gruppi venne prescritta la stessa terapia postoperatoria, incluso un programma di rieducazione. I risultati furono sorprendenti. È ovvio che i pazienti sottoposti al vero intervento chirurgico migliorarono, come era ovvio immaginare, ma anche il gruppo placebo migliorò esattamente come gli altri due. I notiziari televisivi dimostrarono vividamente i sorprendenti risultati riprendendo i pazienti del gruppo placebo che camminavano e giocavano a basket, facendo cose che affermavano non riuscivano a fare prima dell’intervento. Per due anni il gruppo placebo ignorò di avere subito un finto intervento. Un membro di questo gruppo placebo, che prima dell’intervento doveva appoggiarsi ad un bastone, ora gioca tranquillamente a basket; intervistato al Discovery Health Channel riassume la sua esperienza con queste parole: “In questo mondo tutto è possibile se si applica la mente. Io so che la mente può veramente fare miracoli!”
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