Una delle pubblicazioni fondamentali sulle malattie cardiache e sulle emozioni è stato il libro Type A Behavior and Your Heart (Il comportamento di Tipo A ed il cuore) scritto da due medici, Meyer Friedman e Ray H. Rosenman, entrambi specializzati in cardiologia. Essi hanno riscontrato che le personalità di Tipo A evidenziano un rischio più elevato di contrarre patologie cardiache mortali.
Sulla base del rapporto personalità e tolleranza allo stress, è stato possibile suddividere i comportamenti umani in due gruppi, definiti di Tipo A e Tipo B (Friedman e Rosenman, 1959). Gli individui appartenenti al Tipo A sono quelli più esposti allo stress, e presentano una maggiore probabilità di soffrire di qualche disturbo sia fisico che psichico dovuto alla pressione di eventi stressanti. Coloro che invece appartengono al Tipo B, manifestano una più elevata capacità di fronteggiare situazioni potenzialmente stressanti, rendendo di conseguenza minore il rischio di ammalarsi. La tipica personalità estrema, di Tipo A, è una persona impaziente, irritabile, aggressiva, che parla in fretta ed è solitamente il tipico "drogato da lavoro". Si tratta generalmente di individui che lavorano duramente, non si rilassano nemmeno quando giocano con i figli; sono automotivati ed ambiziosi e cercano di far rientrare quante più attività riescono nel minor tempo possibile. I loro motti preferiti sono: 'il tempo è denaro' e 'l'importante è vincere'. La buona notizia per coloro che appartengono a questa categoria è che il loro non è un difetto geneticamente trasmesso; non è nient'altro che un modello di comportamento acquisito che può essere modificato. La caratteristica più importante di queste personalità è la loro facilità alla rabbia ed all'impazienza, che viene impiegata come energia motrice nella carriera professionale; in ambito aziendale la si può spesso notare tra quei dirigenti vecchio stampo.
Uno studio condotto dal dr. Williams e da suoi collaboratori, presso la Duke University, ha valutato il livello di ostilità ed il comportamento di Tipo A in 400 soggetti. Questi soggetti furono anche sottoposti ad altri test per ricerca di placche aterosclerotiche. Il livello di ostilità si è rivelato un fattore di previsione per le malattie cardiache assai più preciso rispetto ad altri modelli del comportamento di Tipo A. Il 70% costituito da soggetti con un notevole livello di ostilità presentava placche aterosclerotiche a differenza dell'altra parte che caratterizzava invece un livello di ostilità ridotto. In altri studi è stata dimostrata un'incidenza dell'infarto 6 volte superiore nei soggetti che avevano un livello di ostilità assai elevato. In conclusione, quindi, sembrerebbe che la giusta strategia sia proprio quella di imparare a rilassarsi, amare maggiormente se stessi e di conseguenza gli altri.